Coronavirus, muore operaio di 55 anni: 416 i contagiati a Napoli e provincia
L'uomo era ricoverato dalla scorsa settimana al Loreto Mare dopo essere risultato positivo al Covid-19
Un operaio di 55 anni che lavorava per Neogea, ditta impegnata nella raccolta rifiuti a San Vitaliano, in provincia di Napoli, è deceduto questa mattina. L'uomo era ricoverato dalla scorsa settimana al Loreto Mare dopo essere risultato positivo al Covid-19. Fatale per il lavoratore una crisi respiratoria e la grave infezione polmonare.
L'uomo risiedeva a Pomigliano d'Arco. A confermare il decesso il sindaco di Pomigliano. Il personale sanitario è al lavoro per per comprendere meglio le cause della morte e individuare la catena dei possibili contagi collaterali. A Pomigliano ci sono ancora tre casi di positivi al Covid-19.
MORTO DIPENDENTE ASIA A NAPOLI
DE LUCA: "RISCHIO CALVARIO DI MESI PER CORONAVIRUS"
Il riparto a Napoli a provincia dei contagiati
L'Unità di Crisi della Regione Campania comunica il riparto per provincia dei positivi al Coronavirus alle ore 15 di oggi.
Provincia di Napoli: 416
Provincia di Salerno: 115
Provincia di Avellino: 97
Provincia di Caserta: 96
Provincia di Benevento: 8
Altri in fase di verifica da parte delle Asl: 17
Totale positivi in Campania: 749
Totale tamponi effettuati: 3845
Totale deceduti: 17
Totale guariti: 30 (di cui 3 totalmente guariti e 27 divenuti asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata
GUARITA L'INSEGNANTE DI TRECASE"
Ascierto: "Non ci interessano i primati"
Il Prof. Paolo Ascierto, impegnato in prima linea nella lotta al Coronavirus, ha parlato della sperimentazione del farmaco anti-artrite, spegnendo le polemiche degli ultimi giorni.
“Ci sono state ieri due buone notizie: la prima è che è partita la sperimentazione su 630 persone - ha spiegato l'oncologo napoletano ai microfoni di Radio Kiss Kiss - . Da ieri tutti i centri che vogliono aderire si possono registrare. Questa sperimentazione assieme al rigore scientifico ci darà dei dati. Dei pazienti trattati al Cotugno, 2 sono stati estubati e potranno tornare a breve in reparto. Questo farmaco lo conosciamo perché lo utilizziamo anche nell'immunoterapia. La difficoltà respiratoria molto forte che s'instaura è frutto di una reazione potente del sistema immunitario e ciò determina l'insuccificienza respiratoria. Questa idea l'abbiamo condivisa con i cinesi, quando gliene abbiamo parlato ci hanno detto che era un'ottima intuizione e che l'avevano già testato. I due pazienti estubati sono tra i primi a cui lo abbiamo somministrato. Su 15 pazienti, diciamo che in 10 abbiamo avuto miglioramenti, 3 sono stabili e 2 purtroppo hanno avuto in seguito un aggravamento. Darlo in sub-intensiva piuttosto che in terapia intensiva probabilmente aiuta ad evitare l'aggravamento".
Il Professor Ascierto ha parlato anche di un possibile vaccino per il Covid-19: "Un vaccino prima o poi l'avremo, lo avremo probabilmente l'anno prossimo".