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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Caivano / Parco Verde

Morte della piccola Fortuna Loffredo, Don Merola: "Il degrado incentiva la violenza"

"Manca l'assistenza adeguata. Diecimila famiglie non hanno nulla". Il parroco rivolge un appello alle mamme: "Uscite dal silenzio, facciamo rete" e alle istituzioni: "Troppo carenti le politiche socio- assistenziali"

"Il degrado e la povertà incentiva la violenza. Manca l'assistenza adeguata. Diecimila famiglie non hanno nulla". Queste le parole ai microfoni di Radio Club 91 di Don Luigi Merola, fondatore de "A Voce d'e Creature", da sempre impegnato nella lotta alla camorra e alla criminalità, sulla vicenda della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni, deceduta dopo essere precipitata nel vuoto nei pressi dell'isolato 3 delle palazzine popolari Iacp del Parco Verde a Caivano, il 24 giugno scorso.

Una storia dai risvolti tragici e agghiaccianti: si indaga infatti per omicidio volontario e violenza sessuale contro ignoti. L'autopsia, secondo quanto dichiarato dall'avvocato della famiglia della piccola, avrebbe anche già confermato gli abusi subiti. Intanto, a Roma, gli esperti del Reparto investigazioni scientifiche hanno eseguito esami sugli indumenti che la piccola indossava al momento della morte, alla ricerca di eventuali tracce organiche o di Dna.

Don Merola, attraverso la radio, ha lanciato anche un appello alle mamme: "Uscite dal silenzio, facciamo rete. Occorre che si crei tessuto connettivo tra società e popolazione". Ma il grido di dolore è rivolto anche alle istituzioni carenti sulle politiche socio - assistenziali: "La violenza è in aumento - denuncia - e sono quanto mai indispensabili figure professionali adeguate, come psicologi e assistenti sociali che, invece, latitano e sulle quali non si investe".

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