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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scontri Inter-Napoli, è caccia all'auto che ha ucciso Belardinelli

Mentre il capo ultras nerazzurro Piovella chiede la scarcerazione, proseguono le indagini per identificare i tifosi azzurri coinvolti nella guerriglia di via Novara

Proseguono le indagini sugli scontri tra tifosi dello scorso 26 dicembre a Milano, quando a poche ore da Inter-Napoli perse la vita l'ultras del Varese Daniele Belardinelli.

Risultano essere al momento tre le auto “attenzionate” dalla Digos di Napoli, una delle quali potrebbe aver investito il tifoso. Si attendono i decreti di sequestro da parte degli inquirenti. Si tratta di tre berline, tutte con diverse ammaccature, che si dovrebbero aggiungere alla station wagon sequestrata nei giorni scorsi.

Vanno avanti anche gli accertamenti degli investigatori partenopei volti ad identificare tutti i tifosi azzurri coinvolti nei tafferugli di via Novara. Al momento gli indagati sono 23, ma nuove posizioni sono al momento al vaglio degli agenti della Digos di Napoli coordinati dal primo dirigente Francesco Licheri. Sarà poi la procura di Milano a decidere se iscriverli o meno nel registro degli indagati.

Il capo dei tifosi dell'Inter chiede la scarcerazione

Intanto Marco Piovella, uno dei capi della curva dell'Inter in carcere dal 31 dicembre con l'accusa di aver organizzato l'agguato agli ultras del Napoli, ha chiesto la scarcerazione al Tribunale del Riesame.

L'arresto di Marco Piovella: è accusato di aver organizzato l'agguato

Il tifoso 34enne lunedì scorso si era già visto bocciare dal gip Guido Salvini una analoga richiesta di attenuazione della misura cautelare. Secondo il giudice milanese, però, Piovella avrebbe "seguito la regola dell'omertà" e quindi una sua scarcerazione rappresenterebbe un ostacolo all'accertamento della verità oltre che un rischio di inquinamento probatorio.

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