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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Furto a puntate per il Monumento della Sposa, la denuncia di Andrea Santoro

È dal mese di ottobre che il monumento funebre ottocentesco subisce saccheggi, quattro giorni fa la spoliazione definitiva. Il Consigliere comunale Andrea Santoro denuncia il danno

"Un furto a puntate". È così che il consigliere comunale del gruppo misto, Andrea Santoro, definisce i ripetuti saccheggi al Monumento della Sposa all'interno del cimitero di Poggioreale, durante la seduta del consiglio comunale, in cui ha presentato un intervento ai sensi dell'articolo 37.

 La storia di saccheggio e razzia dell'opera d'arte ottocentesca comincia lo scorso mese di ottobre, quando è asportata la prima parte del fregio in bronzo, prosegue il 15 novembre, con il furto di una parte dell'altorilievo in bronzo, l'epilogo quattro giorni fa quando il monumento è stato definitivamente spogliato. Una prima denuncia era stata fatta dall'Efi,  poi gli eredi avevano chiesto all'amministrazione comunale di poter mettere in sicurezza l'opera. Domanda a cui non hanno avuto risposta.

"Da un anno, nei cimiteri c'è lo sbando totale", spiega il consigliere Santoro a NapoliToday,  "non c'è più un dirigente ad hoc ma le responsabilità sono tutte nelle mani della dirigente centrale, che è bravissima ma ha troppe cose a cui dover prestare attenzione. Il servizio cimiteri, invece, ha bisogno di attenzione quotidiana. Il personale è pochissimo e lo stesso impiegato deve garantire più servizi. L'ho visto con i miei occhi in un cimitero di periferia, dove l'unico impiegato doveva occuparsi delle riesumazione e dell'accoglienza, doveva fare da custode e da addetto alla sicurezza".

"Un'opera d'arte è stata smontata a pezzi, in tre episodi diversi", prosegue Santoro, " nonostante le denunce fatte, nonostante i discendenti della famiglia che ha realizzato quell'opera avessero chiesto al Comune l'autorizzazione per poterla mettere in sicurezza e poter procedere con un restauro. Il Comune non ha risposto e non si è preoccupato né di dare una risposta a queste persone né di aumentare i controlli".

" Questo grida vendetta", conclude il consigliere comunale, "viene offesa la memoria dei defunti ed è sottratto un pezzo di memoria culturale dal cimitero. In altre città i cimiteri sono musei a cielo aperto, noi invece permettiamo ai delinquenti di depredarli".

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