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Cronaca Pendino / Piazza Vincenzo Calenda

La moglie di Maikol, ucciso a Forcella: "Siamo stati abbandonati"

"Mi ritrovo da sola, senza un lavoro e a crescere due figli piccoli che non hanno più un padre"

Era il 31 dicembre del 2015 quando Maikol Giuseppe Russo, venditore ambulante, fu ucciso in piazza Calenda a Forcella. Oggi Angela, 26 anni, vedova di Maikol, non ha dubbi: "Siamo stati abbandonati dallo Stato. Mi ritrovo da sola, senza un lavoro e a crescere due figli piccoli che non hanno più un padre. Ho perso mio marito da un momento all'altro e al dolore si è aggiunta la difficoltà quotidiana di sopravvivere e sfamare i miei figli", si legge su Metropolis.

Nelle scorse ore, intanto, la giovane ha partecipato a un dibattito al Trianon promosso dalla rete Un Popolo in cammino, poi ha posto delle decorazioni a forma di foglia e di colomba intorno alle mura greche di piazza Calenda in memoria del marito.

"È UNA VITTIMA INNOCENTE" - "Dobbiamo aprire gli occhi stanchi e bagnati dalla morte di troppi innocenti. Ci sentiamo in pericolo, abbiamo paura qui come in altri quartieri". Così don Luigi Calemme durante i funerali del giovane nella chiesa dell'Annunziata. Poi, sempre rivolgendosi a Maikol: "Alzati e veglia sugli altri ragazzi di Napoli sperando in un futuro senza paura".

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