rotate-mobile
Cronaca

Minacce a Saviano e Capacchione, la verità dell'ex procuratore di Napoli

Cafiero de Raho è stato ascoltato come testimone nel processo a carico dei boss dei Casalesi Antonio Iovine e Francesco Bidognetti, accusati delle minacce nei confronti della giornalista e dello scrittore

Cafiero de Raho, ex procuratore aggiunto di Napoli al momento procuratore aggiunto di Reggio Calabria, è stato stamane ascoltato come testimone del processo a carico di Antonio Iovine e Francesco Bidognetti, boss dei casalesi, accusati di minacce nei confronti del giudice Raffaele Cantone, dello scrittore Roberto Saviano, e della giornalista e senatrice Rosaria Capacchione,

Era il 13 marzo del 2008 quando, nel corso del processo d'appello all'inchiesta sui Casalesi denominata "Spartacus", fu letta la lettera in cui i due capoclan – come sostiene la procura antimafia – minacciavano gravemente i pm che indagavano e Saviano e Capacchione per le loro inchieste.

Per Cafiero de Raho, ai magistrati napoletani la lettera apparve come il segnale di un cambiamento nella strategia del sodalizio criminale di Casal di Principe. Successivamente si verificò l'evasione di Giuseppe Setola, killer al servizio dei Bidognetti, ed una catena di delitti e vendette che ebbe il suo punto più drammatico nella strage di immigrati avvenuta a Castelvolturno il 18 settembre.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Minacce a Saviano e Capacchione, la verità dell'ex procuratore di Napoli

NapoliToday è in caricamento