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Cronaca

Tenta di corrompere i poliziotti, poi li minaccia di morte: arrestato

In manette un 40enne per tentata corruzione, ricettazione, spendita e introduzione nello Stato di monete false e minaccia a pubblico ufficiale

Ha prima tentato di corrompere i poliziotti e poi, dopo esser stato arrestato, li ha minacciati di morte nell’attimo in cui sarebbe tornato in libertà. L'uomo, un 40enne di nazionalità marocchina, è accusato di tentata corruzione, ricettazione, spendita e introduzione nello Stato di monete false e minaccia a pubblico ufficiale. Ad arrestarlo, gli agenti della sezione “Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura.

I fatti risalgono a ieri pomeriggio quando una volante, nel corso dei normali servizi di prevenzione e controllo del territorio, ha notato l'uomo che stava dando ad un suo connazionale un oggetto. I due, alla vista della Polizia, sono fuggiti in direzioni diverse e gli agenti, avendo riconosciuto nel 40enne uno spacciatore di droga del posto, lo hanno inseguito e bloccato. L'uomo stringeva tra le mani una macchina fotografica che ha offerto ai poliziotti in cambio della libertà.

I poliziotti hanno acceso la macchina fotografica, riscontrando che all’interno vi erano fotografie di una donna dai chiari tratti orientali. Sottoposto ad un controllo, il 40enne è stato trovato in possesso di una banconota da 20 euro, risultata falsa, di un abbonamento per autobus, risultato rubato a seguito di furto con destrezza, uno smartphone, modello Samsung GT, nonché la somma di 460 euro, della quale non sapeva giustificarne il possesso.

L’uomo ha lasciato cadere a terra un sacchetto contenente dei documenti, recuperati dai poliziotti, tra i quali carte d’identità, tessera sanitaria e patente di guida, intestate a varie persone. Durante gli accertamenti, inoltre, il 40enne ha ricevuto una telefonata alla quale ha rispsto un poliziotto, fingendosi amico dell’arrestato. L’interlocutrice ha chiesto l’aiuto del cittadino marocchino per sbloccare un telefono cellulare di dubbia provenienza. Il poliziotto ha così concordato un appuntamento con la donna, nel quartiere Ponticelli, recuperando il telefono e denunciando la 38enne per per ricettazione.

L'uomo, resosi conto che l’arresto era inevitabile, ha minacciato i poliziotti di morte, appena sarebbe tornato in libertà. Questa mattina sarà giudicato con rito per direttissima.

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