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Cronaca

Michele Zagaria arrestato: il latitante in un bunker a Casapesenna

Era ricercato da 16 anni. Il paese interamente circondato da poliziotti. Parole ironiche ai magistrati della Dda che l'hanno raggiunto: "Avete vinto voi, ha vinto lo Stato"

È finita la latitanza di Michele Zagaria. Secondo le prime notizie, un'operazione congiunta di polizia e carabinieri coordinati dal pool di magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli avrebbe individuato già alle 3 della notte il superboss del clan dei Casalesi all'interno di un covo individuato sin dai giorni scorsi in un fondo agricolo di via Mascagni, una traversa di via Crocelle nel cuore della sua Casapesenna.

Qui gli investigatori erano sicuri si nascondesse la primula rossa della feroce organizzazione criminale latitante dal 1995. Gli agenti hanno dovuto scavare per raggiungere il covo del boss, colto da malore al momento dell'arresto al punto da richiedere l'intervento di un'ambulanza.

Le prime parole che il boss Zagaria ha rivolto ai magistrati della Dda che l'hanno raggiunto nel bunker sono state ironiche: "Avete vinto voi, ha vinto lo Stato". Poco prima, temendo che la polizia potesse aprire il fuoco, ha più volte ripetuto: "Non sparate, non sparate". Il boss sarebbe molto invecchiato rispetto alle ultime foto e agli identikit diffusi negli ultimi tempi.

Secondo quanto si è appreso, il fabbricato in via Mascagni appartiene a un tubista la cui moglie sarebbe stata arrestata. Zagaria sarà detenuto nel carcere di Novara, in regime di 41 bis. Il trasferimento avverrà già nelle prossime ore.

L'arresto di Michele Zagaria © Tm News/Infophoto

LEPORE: "UN MERAVIGLIOSO REGALO" - Un meraviglioso regalo, hanno mantenuto la promessa": così il procuratore capo di Napoli, Giovandomenico Lepore, ha commentato l'arresto di Zagaria da Milano. Lepore dopodomani saluterà i colleghi e andrà in pensione dopo sette anni di incarico. "Ringrazio tutte le forze dell'ordine e i miei sostituti: mi avevano promesso questo arresto e hanno mantenuto l'impegno". Nelle rpossime ore il procuratore capo di Napoli tornerà in città per tenere una conferenza stampa assieme alle forze dell'ordine e ai colleghi della Dda.

DE MAGISTRIS: "MERITO DELLA MAGISTRATURA E DELLE FORZE DELL'ORDINE" - "Una straordinaria notizia, merito assoluto della magistratura e delle forze dell'ordine. A magistratura e forze dell'ordine va il mio plauso convinto - ha affermato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris - perché stanno facendo un lavoro straordinario per scardinare la più potente organizzazione camorristica dei Casalesi che sono affiliati a Cosa Nostra".

ZINZI: "E' UN GRANDE GIORNO" - "La cattura del boss latitante Michele Zagaria, capo del clan dei Casalesi, rappresenta una grande vittoria dello Stato contro l'antistato camorrista. Faccio i miei più vivi complimenti alle forze dell'ordine e alla magistratura per questo straordinario risultato". Così il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi. "Per tutti noi questa operazione costituisce un motivo di grande soddisfazione. Con l'arresto di Zagaria viene messo a segno un colpo micidiale nei confronti della camorra, che da troppo tempo opprime la nostra terra, negandole quel processo di sviluppo di cui avrebbe bisogno e per raggiungere il quale lottiamo quotidianamente. Per tutti i cittadini della provincia di Caserta la data odierna assume un significato speciale e rappresenta una grandissima iniezione di fiducia che non fa che accrescere la consapevolezza che la criminalità organizzata, come tutti i peggiori mali, può essere sconfitta. L'importante è combatterla quotidianamente con tutte le forze".

GRASSO "TAGLIATA LA TESTA AI CASALESI" - "Con la cattura di Michele Zagaria si è certamente tagliata la testa dei Casalesi, l'unica rimasta dopo l'arresto di Antonio Iovine". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso.

AMENDOLA: "UNA VITTORIA DELLO STATO" - "Una giornata di festa e di liberazione per il Paese" per Enzo Amendola, segretario regionale del Pd. "Una vittoria dei cittadini e dello Stato e l'ennesima sconfitta per il peggior male che sta uccidendo il futuro del Mezzogiorno e il Paese. Un ringraziamento sentito va alle forze dell'ordine e alla magistratura che, nonostante le forti difficoltà con le quali sono costrette a lavorare, soprattutto nei territori difficili, quotidianamente e con estremo coraggio lottano contro i poteri criminali. Ancora una volta grazie" .

CESARO: "HA VINTO LA GENTE COMUNE" - "Non ha vinto solo lo Stato, inteso come Autorità ed insieme delle istituzioni: la vittoria per la cattura di Zagaria è più complessa ed ha un significato morale più ampio. E' la vittoria della gente comune, quella che vuole crescere e vivere in una società libera da ricatti e nelle sane regole civili". Con queste parole il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, ha commentato la notizia dell'arresto di Zagaria. "Ovviamente il ringraziamento di tutta la nazione, ed in particolare di tutti i napoletani, va agli uomini delle forze dell'ordine e a tutti quei magistrati della direzione distrettuale antimafia che negli anni si sono adoperati per questo importantissimo risultato".

ROBERTO SAVIANO TWITTA - Questo il tweet postato dallo scrittore dopo l'arresto: @Preso Zagaria, come un topo sotto terra. Ottimo lavoro, ragazzi!".

IL RE DEI CASALESI - Il 53enne, detto «capastorta», era l'ultimo dei boss storici del clan ancora latitante. Un anno fa, nel novembre del 2010, in manette finì Antonio detto «'o ninno» Iovine, nascosto a Casal di Principe, nella villetta di un incensurato. Prima di lui, il 14 gennaio del 2009, dopo un rocambolesco inseguimento sui tetti a Mignano Montelungo, i carabinieri catturarono Peppe Setola, boss dell'ala stragista del clan facente capo a Francesco «Sandokan» Schiavone, in carcere dal 1998.

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