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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Porto / Piazza Municipio

Bufera Mercadante, scontro Comune-Regione: Giannola resta presidente

Scoppia la polemica tra il Comune di Napoli e la Regione Campania sul caso Mercadante e la fiducia al presidente Adriano Giannola. De Magistris: "Interferenza gravissima, daremo battaglia"

E' duro scontro tra il Comune di Napoli e la Regione Campania sul caso del teatro Mercadante.

Per volere dell'assemblea dei soci resta presidente del Cda, Adriano Giannola, "sfiduciato" dal sindaco Luigi de Magistris a seguito della vicenda relativa alla denuncia di presunte irregolarità in 15 assunzioni, partita da alcuni concorrenti esclusi dalle selezioni di un bando, e all'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Napoli per accertare i fatti. Al fianco dell'economista è scesa in campo la Regione.

"Si è trattato di un'imboscata al "socio" Comune" ha dichiarato l'assessore al bilancio, Salvatore Palma, che ha abbandonato l'assemblea prima della votazione insieme alla rappresentate della Città Metropolitana: "La fiducia a Giannola non era all'ordine del giorno. E' stata una scorrettezza" ha spiegato Palma.

"Un fatto gravissimo" dichiara il sindaco di Napoli ai microfoni della web tv comunale, "Si conferma un'asse che con la trasparenza non ha nulla a che vedere, a questo punto più che indizio possiamo parlare di prova, tra De Fusco-Miraglia-Caldoro-Giannola". "A questo punto - dice il primo cittadino partenopeo - da una parte c'è chi vuole entrare nei teatri per mettere in campo azioni che con la cultura e l'interesse pubblico non hanno niente a che vedere e chi invece è deciso a fare una battaglia di trasparenza"

Il Comune annuncia quindi battaglia e potrebbe anche impugnare gli atti: "Andremo ancor di più motivati sulla nostra strada - dice ancora de Magistris - e auspichiamo una grande mobilitazione sul tema del Teatro Stabile. Un Teatro che a breve, sono certo, diventerà nazionale non può vivere di questa trasversalità di interessi e di questa opacità". "Questo cambio di rotta autunnale di Giannola - picchia duro il sindaco - che è coinciso col contratto a De Fusco, col tentativo maldestro di cambiare lo statuto e con fare quel concorso che stiamo apprendendo in questi giorni come è stato fatto fa sorgere più che un legittimo sospetto. La mia battaglia personale sullo Stabile sarà portata avanti con molta determinazione e la scorrettezza istituzionale della Regione non ha precedenti, non si è mai vista nemmeno nei momenti più bui della politica. Un'interferenza sull'ente autonomo Comune, di cui Caldoro deve assumersi le responsabilità".

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