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Cronaca

Meningite: "Non c'è alcuna epidemia in corso in Campania"

Le rassivcurazioni dell'infettivologa Maria Triassi, docente di Igiene generale ed applicata alla Federico II

"In Campania non si può parlare di epidemia, siamo nella media di trenta casi l'anno. Ed è la norma. Non sussistono le condizioni preoccupanti che invece si sono registrate nella regione Toscana". Così l'infettivologa Maria Triassi, docente di Igiene generale ed applicata alla Federico II, in una intervista al Corriere del Mezzogiorno, parlando di meningite.

"È una malattia infettiva che si propaga per via aerea. Il più frequente fattore di trasmissione è un batterio che si chiama meningococco. Ci sta pure una meningite di origine virale ed una da escherichia coli. L'elemento che accomuna le diverse forme è l'infiammazione delle meningi, le membrane che, all'interno del cranio, circondano l'encefalo. Strutture molto delicate ed importanti". Come minimizzare i rischi di contagio? "I luoghi più a rischio, poiché la malattia si propaga per via aerea, sono ovviamente quelli sovraffollati. Una ottima profilassi per ridurre le occasioni di contagio è favorire il ricambio di aria. A scuola, negli asili, nelle aule universitarie sarebbe quanto mai opportuno aprire la finestra ogni ora. Suggerirei, inoltre, di vaccinare i bambini e gli adolescenti che sono i più esposti proprio perché trascorrono molte ore in luoghi sovraffollati come le scuole".

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