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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Porto / Piazza Municipio

Mc Donald's, parte lo sciopero a oltranza: "A rischio 39 lavoratori"

Già avviate le procedure per i licenziamenti nel punto di Piazza Municipio. Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania: "Questo sciopero è solo il primo atto. Basta con la politica del ricatto"

Sciopero ad oltranza, a partire da questa mattina, per i lavoratori di Mc Donald's di Napoli.

Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania, è intervenuta sulla questione della multinazionale che a Napoli ha avviato le procedure di licenziamento per 39 lavoratori nel punto vendita di Piazza Municipio, facendo saltare le trattative con Regione e sindacati dopo dieci giorni di confronto serrato.

“Non ne possiamo più degli imprenditori che in pubblico parlano di responsabilità sociale e di rispetto dei lavoratori e, tra le mura della propria azienda, chiedono sacrifici insostenibili senza puntare su soluzioni condivise” ha dichiarato in un comunicato il segretario.

Riteniamo assolutamente vergognoso questo modo di fare impresa – ha continuato Lucci – privo di ogni senso di responsabilità, quella responsabilità, invece, ampiamente dimostrata dai sindacati che hanno accettato di andare incontro alle necessità dell’azienda sulla riduzione dei costi e sui tempi di lavoro mettendo mano a una riorganizzazione generale che prevedesse anche un’internalizzaione dei servizi e l’introduzione di turni. Una disponibilità che si è dovuta scontrare, all’ultimo momento – ha aggiunto il segretario -  con una vera e propria politica del ricatto: per l’azienda i lavoratori devono perdere 60 euro al mese. Una decurtazione inaccettabile perché va ad incidere su stipendi che nei casi più fortunati arrivano a 700-800 euro al mese ma che in media si fermano sui 500 euro”.

Lo sciopero ad oltranza “è solo il primo atto” ha assicurato Lina Lucci.

“Noi saremo al fianco dei lavoratori -  ha aggiunto Stefania Chirico, segretario generale Fisascat Campania -. Non è possibile utilizzare l’emergenza della crisi per ricattare i lavoratori. Abbiamo l’impressione che qualcuno voglia sfruttare come modello nazionale la vertenza Napoli per distruggere la struttura contrattuale mettendo in discussione anni di lotta dei lavoratori”.

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