"Offese e umiliazioni dopo il matrimonio di Tony e Tina: guardatevi i panni sporchi in casa"
Lo sfogo è di Gaetano Nino Davide, caposala dell'Hotel la Sonrisa, dove i due sposi hanno celebrato le nozze. "Rivivo le offese di sei anni fa, quando cominciò il reality. Ci dissero che non rappresentavamo Napoli"
Proseguono le polemiche dopo il matrimonio tra Tony Colombo e Tina Rispoli. La diatriba tra amministrazione comunale e staff del cantante neomelodico, legata ai permessi per le celebrazioni e l'antecedente festa d'addio al celibato è culminata con una serie di multe comminate al cantante e l'apertura di un fascicolo in Procura. Resta ancora aperto un confronto di tipo etico, tra coloro che dichiarano che le celebrazioni "non rappresentano Napoli" - anche il sindaco de Magistris l'ha definita una farsa - e chi, più semplicemente, non vede nulla di male. Tra questi ultimi si inserisce Gaetano Nino Davide, caposala della Sonrisa, il 'castello del Boss delle Cerimonie' dove è stato celebrato il ricevimento dopo le nozze di Tony Colombo e Tina Rispoli. "Rivivo gli stessi tristi momenti di 6 anni fa, quando cominciò il reality. Ci dissero che 'i napoletani non sono così', fummo derisi, umiliati", spiega Gaetano Nino Davide. Di seguito il suo personale sfogo.
"Avendo visto e udito di tutto, ho bisogno di esprimere il mio punto di vista. Per un attimo sono stato catapultato indietro di sei anni, quando per un colpo di fortuna abbiamo avuto il piacere di farci conoscere attraverso il programma 'Il boss delle cerimonie' al di fuori della Campania. Fummo maltrattati, umiliati, scherniti, mortificati. Insomma, fu un brutto periodo. Addirittura un'interrogazione parlamentare. Tutto questo per cosa? 'Perché noi napoletani non siamo così'. Giovedì scorso abbiamo festeggiato le nozze di Tony Colombo e Tina Rispoli e ho rivisto la stessa scena. Si è scatenato un putiferio con parole offensive, cattiverie, insinuazioni. Con quale colpa? Aver organizzato una mega festa con amici e colleghi. Fossero stati attori, non ci sarebbe stato questo effetto. Il neomelodico invece non è chic, la serenata (autorizzata) è da cafone, la neosposa è vedova di un boss, è troppo grande. Credo invece che dobbiamo iniziare a guardare i nostri 'panni sporchi' invece di pensare agli altri, perché la vita è una ruota, passa il tempo ma verrà a chiedere il conto. Quindi vogliamoci bene, non perdiamo tempo in queste cose. Tony Colombo vivrà serenamente anche tra queste chiacchiere. Gli altri avranno solo malanimo".