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Cronaca

I massoni contro Cafiero de Raho: “Affermazioni gravi e generiche”

Stefano Bisi, Gran maestro del Grande Oriente d'Italia, risponde al magistrato sul rapporto tra mafie e massoneria

"Rispettiamo il dottor Cafiero De Raho e siamo completamente vicini a lui sul piano della legalità e della lotta alle mafie ed al malaffare, ma crediamo che certe sue dichiarazioni, rilasciate a Napoli, ed in cui attribuisce alla Massoneria addirittura "un ruolo di comando" definendola altresì "quella camera in cui le varie forze condividono progetti. Ci sono la politica, la 'Ndrangheta, Cosa Nostra, professionisti, magistrati, imprenditori. È la Massoneria che comanda", risultino particolarmente pesanti e siano andate ben oltre ogni ragionevole limite e dubbio".

Lo sottolinea Stefano Bisi, Gran maestro del Grande Oriente d'Italia. "Ci dispiace -continua- che un così alto ed apprezzato magistrato, tra l'altro nella sua delicata funzione di Procuratore nazionale Antimafia, si lasci andare a esternazioni così gravi e generiche. Addirittura si è passati dalla Massoneria infiltrata da forze e comitati di affari con fini illegali a quella che "comanda" queste forze. Il Grande Oriente d'Italia non può accettare che si spari pericolosamente nel mucchio e si scateni l'ennesima ingiusta e inqualificabile caccia al massone. La Massoneria non partecipa, per gli alti principi cui si ispira e che ne preservano il Dna, a comitati politici, d'affari o di qualsiasi altra natura. L'Uguaglianza, la Giustizia, la Solidarietà, il Bene Comune sono valori che noi perseguiamo ogni giorno, così come il rispetto delle regole e delle Istituzioni".

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