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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Torre del greco

Delitto Mariarca Mennella, 20 anni all'ex marito Antonio Ascione

La sentenza del Tribunale di Venezia. Per il pizzaiolo napoletano, reo confesso, il pm aveva chiesto l'ergastolo

E' stato condannato a 20 anni di reclusione con rito abbreviato Antonio Ascione, il 45enne pizzaiolo napoletano che ha confessato di aver ucciso l'ex moglie Mariarca Mennella il 23 luglio 2017 con cinque coltellate nella sua abitazione a Musile di Piave, nel veneziano, dove la vittima dopo la separazione si era trasferita da Torre del Greco con i due figli per rifarsi una vita. Questa la sentenza pronunciata oggi dal Tribunale di Venezia.

Ascione era accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, futili motivi, vincolo di parentela e minorata difesa, oltre che di minacce. Il giudice non ha riconosciuto le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi contestate dal Sostituto Procuratore.

Il Pubblico Ministero Raffaele Incardona aveva, infatti, chiesto l'ergastolo per l'imputato, reo confesso del femminicidio dell'ex moglie mentre era a letto che dormiva, e dunque impossibilitata ad opporre un'adeguata difesa. Alla richiesta dell'ergastolo si era associato anche l'Avvocato Professor Alberto Berardi, del Foro di Padova, che assiste i familiari dì Mariarca Mennella in collaborazione con lo Studio 3A.

Il giudice ha infine stabilito come provvisionale per i familiari della vittima 50mila euro per i due figli minori di Mariarca, 30mila per la mamma e 20mila per ciascuno dei cinque fratelli, che si erano costituiti tutti parte civile.

“E' una sentenza che lascia l'amaro in bocca soprattutto per l'aspetto fondamentale della premeditazione, a cui tenevamo particolarmente e per la quale abbiamo tanto lavorato e ci siamo battuti a fondo. Restiamo convinti che ci fossero tutti gli elementi per riconoscerla e che si è trattato di un gesto non estemporaneo ma meditato nel tempo. Era giusto soprattutto nei confronti della famiglia che fosse riconosciuto che non si è trattato di un delitto d'impeto. Tra novanta giorni, comunque, leggeremo le motivazioni e poi decideremo il da farsi. Sarebbero stati più giusti trent'anni, che poi sono quelli a cui l'omicida sarebbe stato condannato senza l'effetto premiale del rito abbreviato. Per un delitto odioso che ha distrutto una famiglia e ha lasciato senza genitori due figli minori, Ascione se ne esce con una pena assolutamente inadeguata. E' una delle storture del sistema”, afferma l'avvocato Berardi, legale dei familiari di Mariarca Mennella in collaborazione con Studio 3A.

"Siamo tutti profondamente amareggiati, indignati e arrabbiati e aspettiamo a calmarci un po' prima di informare i miei nipoti, a cui il padre ha già rovinato la vita. Non capiamo come non abbiano potuto riconoscere la premeditazione: c'erano anche i messaggi sul telefono di mia nipote che provavano come l'assassino avesse minacciato di morte Mariarca con un coltello pochi giorni prima. Siamo molto deluse. Mia sorella non ha avuto giustizia”, il commento di Assunta Mennella, sorella di Mariarca.

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