Tutti in piazza: la marcia dei trentamila per il lavoro
Ieri pomeriggio il corteo organizzato dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl con l'obiettivo di focalizzare l'attenzione sulla crisi della Campania. E spunta pure la bara con un lavoratore
Decine di migliaia di persone hanno partecipato ieri pomeriggio alla mobilitazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Ugl della Campania. Una partecipazione che non si registrava da molti anni nella città partenopea: piazza Matteotti non è riuscita a contenere la miriade di bandiere che l'hanno affollata in ogni angolo". Lo sottolineano, in una nota congiunta, Cisl, Cgil, Uil e Ugl. "E' un segnale chiaro che l'unità sindacale risponde al meglio alle istanze dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e delle famiglie in difficoltà - aggiungono - Ora le giuste rivendicazioni della Campania devono trovare adeguata attenzione sul tavolo nazionale, perché il Paese riparte se ripartono questa regione e l'intero Mezzogiorno".
"Anche le provocazioni di uno sparuto gruppo nei confronti degli esponenti sindacali nazionali sono da ascriversi al momento contingente ed alla crisi sociale ed economica che attanaglia la nostra regione - concludono - In ogni caso Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in Campania, continueranno l'azione congiunta nel cercare le soluzioni ai problemi gravi e reali presenti sul territorio e che meritano risposte immediate ed incisive da parte di tutta la filiera istituzionale".
Tra i manifestanti, una sorta di carro funebre con tanto di manifesti e perfino una bara al cui interno c'é un lavoratore. Tanti gli slogan, soprattutto contro la riforma Fornero. Una riforma alla quale è stata dedicata la singolare iniziativa: il carro funebre è tappezzato con manifesti che dicono questo: "Causa riforma Fornero tragicamente si è spenta la cara esistenza del lavoratore". E poi striscioni che ricordano anche la questione Panda: "800 famiglie senza lavoro". Ed ancora rappresentanti del mondo della scuola, del trasporto pubblico locale, della sanità. (Ansa)
