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Senegalese gambizzato, 400 migranti in piazza contro Salvini

Si sono radunati in 400 nonostante la pioggia. Senegalesi, maliani, gambiani. La comunità africana di Napoli è scena in strada al completo per manifestare la solidarietà a Elhadji Diebel, il 32enne originario del Senegal, ferito a una gamba con colpi di pistola da due italiani, la sera del 2 agosto, in via Milano. 

Tra i manifestanti c'era anche Bouyangui Konate, il cuoco maliano ferito con un fucile a piombini il 20 giugno scorso mentre rientrava a casa: "Sta succedendo sempre più spesso - dice - Abbiamo paura di camminare, di tornare a casa, di uscire la sera. Abbiamo paura che qualcuno possa aggredirci, picchiarci o spararci". 

Bouyangui se la cavò con qualche giorno di prognosi. A Elhadji è andata molto peggio, con un femore frantumato dalla pallottola. Durante il corteo, che è partito da piazza Garibaldi e ha attraversato le strade del Vasto, sono stati molti i cori "dedicati" al ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Voglio che il ministro sappia che la mia vita è nelle sue mani - afferma un giovane migrante - e che se qualcuno mi sparerà o mi farà del male sarà colpa sua. Perché da quando c'è lui chiunque si sente in diritto di sparare all'uomo nero. C'è una minoranza della nostra comunità che ha comportamenti sbagliati, ma molti di noi studiano e lavorano". 

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