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Cronaca

Malagiustizia: scarcerato per un ritardo "dovuto alle feste", è ora ai domiciliari

Si trova ora agli arresti domiciliari ma sarebbe dovuto rimanere in carcere. E' stato invece scarcerato nonostante la condanna a 20 anni per un omicidio compiuto nel 2007, Luigi Sarno. La decisione sarebbe conseguente a un ritardo di procedura "dovuto alle feste"

La scarcerazione di Luigi Sarno è un possibile episodio di malasanità. Condannato a 20 anni di carcere per omicidio dalla Corte di Assise di Napoli, era stato in libertà a causa di un ritardo di procedura "dovuto alle feste". Sarno risponde dell'omicidio di un imbianchino commesso a San Giorgio a Cremano, il 27 novembre del 2007.

Ma sulla vicenda il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore sostiene di non vedere "colpevoli".

Il Riesame  non avendo ricevuto la documentazione dalla Corte d'Assise, ha dichiarato non valido l'ordine di carcerazione. Rimesso in libertà, il giovane si trova ora ai domiciliari, per un tentativo di estorsione.

Fino ad oggi, il procuratore aveva preferito mantenere il silenzio a riguardo, in attesa di conoscere bene i fatti. "E' accaduto che, a causa delle feste, - ha risposto oggi - la Corte di Assise non ha mandato in tempo al Riesame le carte. Tuttavia non si può parlare di errore. Siamo di fronte a una mancanza, certamente grave, che speriamo non ricapiti in futuro, ma che tuttavia è possibile nelle cose, nelle carenze della malagiustizia".

"La Procura di Napoli, comunque, porrà presto rimedio con un nuovo provvedimento", ha aggiunto Lepore, sottolineando che Sarno "é comunque agli arresti domiciliari". Sull'eventuale arrivo a Napoli di ispettori ministeriali, il procuratore ha concluso: "Non sono a conoscenza di una iniziativa del genere. In ogni caso non verranno in Procura".
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