Cyberbullismo, la madre di Tiziana Cantone: "Le parole possono uccidere"
Maria Teresa Giglio ha partecipato ad un incontro sul cyberbullismo riportando agli studenti partecipanti l'esperienza di sua figlia
Un partecipato incontro sul cyberbullismo si è tenuto ieri a Villaricca, nella sala consiliare del Palazzo di Città. Tra i presenti anche Maria Teresa Giglio, la madre di quella Tiziana Cantone che si tolse la vita proprio in seguito alla diffusione online di suoi video privati.
“Le parole possono uccidere – ha raccontato al Meridiano la donna – famiglie e scuola devono educare i giovani al rispetto della persona anche quando si è dietro allo schermo di un computer o del telefonino”. La richiesta della Giglio è per una legislazione più attenta sul tema, e l'esortazione – diretta soprattutto a giovani e soprattutto adolescenti – è a non prendere sottogamba la “vita virtuale”.
Tra i relatori dell'iniziativa anche il sindaco Maria Rosaria Punzo e l’assessore alle politiche sociali Loredana Granata, nonché il presidente della commissione sanità in Consiglio regionale Raffaele Topo; in platea numerosissimi studenti delle scuole locali.