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Cronaca

Processo Materazzo, la compagna del padre di Vittorio: "Avevamo paura di Luca"

Interrogata pochi giorni dopo l'omicidio di Vittorio Materazzo, la signora Scintilla Amodio, compagna di Lucio (padre di Vittorio e Luca) ha ammesso: "Per paura io e Lucio ci chiudevamo a chiave in camera"

"Temevo per me e per Lucio per la rabbia di Luca": a parlare è Maria Scintilla Amodio, compagna di Lucio Materazzo, padre di Vittorio, ucciso nel novembre del 2016 e di Luca, unico imputato per l'omicidio dell'ingegnere di Chiaia. Rispondendo alle domande rivolte dal magistrato De Renzis in un interrogatorio dell'otto dicembre 2016, pochi giorni dopo l'omicidio, la signora Scintilla Amodio ammette che gli scatti d'ira di Luca portavano lei e il compagno all'isolamento per paura. "Ci chiudevamo a chiave in camera da letto prima di dormire", spiega la signora.

La signora Scintilla Amodio ha dichiarato di aver continuato ad avere paura anche dopo la morte del compagno Lucio, e di essersi chiusa ripetutamente a chiave in camera da letto. Le udienze del processo hanno visto, finora, un Luca Materazzo piuttosto agitato: l'unico imputato per l'omicidio del fratello ha più volte revocato il mandato ai suoi numerosi avvocati e ha poi voluto rilasciare una dichiarazione spontanea in cui chiedeva alla stampa "maggiore rispetto".

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