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Cronaca Porto / Via Amerigo Vespucci

Sporcizia al Loreto Mare: per essere operati serve il consenso scritto

Il paziente deve firmare una liberatoria sul rischio oggettivo aggiuntivo rispetto al normale rischio di un intervento. Gli addetti alle pulizie in stato di agitazione: da un mese non ricevono gli stipendi

Al Loreto Mare se un paziente intende operarsi deve firmare una liberatoria sul 'rischio oggettivo aggiuntivo' rispetto al normale rischio di un intervento chirurgico. Il motivo? L'ospedale è sporco così come la sala operatoria.

I FATTI - Il responsabile del centro di rianimazione del Loreto, Maurizio Postiglione, ha inviato due giorni fa una lettera al direttore sanitario Maria Corvino. Come oggetto, l'emergenza igienico-sanitaria derivante da oltre 10 giorni di sciopero delle ditte di pulizia. La sua proposta, dunque: ogni singolo paziente sottoposto ad intervento chirurgico dovrà firmare un consenso informato ad essere operato in condizioni di rischio oggettivo. Detto, fatto.

Il Corriere del Mezzogiorno è entrato in possesso della liberatoria sottoposta dall'anestesista a un paziente in procinto di entrare in sala operatoria. In calce si legge: "Il paziente viene informato che le condizioni igieniche dell'ospedale per la mancanza di pulizia degli spazi comuni lo espongono ad un rischio aggiuntivo per infezione".

LO SCIOPERO DELLE DITTE - Oltre al Loreto Mare sono interessati il Pellegrini, l'Ascalesi, l'Annunziata, il Cto, il San Paolo e il San Gennaro. Gli addetti alle pulizie sono infatti in stato di agitazione poiché da più di un mese non ricevono lo stipendio. Quattri le aziende coinvolte - Kuadra, Gesap, Epm e Samir - per 25 milioni di euro di stipendi ancora non corrisposti.

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