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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Somma vesuviana

Lavori ad un complesso del 1300: sei misure cautelari

Divieto di dimora anche per l'ex primo cittadino Pasquale Piccolo, dimessosi pochi giorni fa. L'accusa è di falso in atto pubblico per ottenere i finanziamenti europei

Secondo la procura di Nola hanno attestato falsamente lo stato di avanzamento dei lavori per il recupero di una chiesa del 1300 a Somma Vesuviana. Per questo motivo il Gip del tribunale nolano ha emesso sei ordinanze di misure alternative alla detenzione eseguite questa mattina dai carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna e della stazione di Somma Vesuviana. Nei guai l'ex sindaco, dimessosi pochi giorni fa, Pasquale Piccolo, insieme a tre direttori dei lavori e altri due esponenti dell'amministrazione comunale a cui viene contestato il falso in atto pubblico. Al primo cittadino è stato imposto il divieto di dimora nella cittadina ai piedi del Vesuvio e risponde dell'atto in prima persona anche se non direttamente autore dello stesso.

L'obiettivo era quello di ottenere comunque il finanziamento di 1.200.000 euro dalla Comunità Europea. L'avanzamento dei lavori di recupero però non erano nello stato dichiarato e per questo motivo adesso dovranno risponderne all'autorità giudiziaria. I lavori oggetto dell'indagine si riferiscono al complesso monumentale di San Domenico, edificio religioso risalente al 1294 e costruito per volere di Carlo d'Angiò II. La dichiarazione presentata alle autorità competenti risalirebbe al 2015, data di scadenza entro cui presentare la comunicazione per ottenere l'erogazione dei fondi europei. 

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