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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Laureato 30enne non trova lavoro: "Anni di paghe misere e stage gratuiti. Fallire crea vergogna, ma ora dico basta"

Lo sfogo di Giuseppe: "Spero di non dover lasciare l'Italia"

Trovare un lavoro stabile e retribuito in maniera adeguata non è sempre facile a Napoli. Sono state tante in questi anni le testimonianze di giovani e meno giovani, anche laureati, alla spasmodica di ricerca di un 'posto al sole' troppo spesso utopico. Raccogliamo in tal senso la denuncia di Giuseppe (nome di fantasia). Il  30enne ci ha chiesto, infatti, di restare anonimo perché 'spesso fallire crea vergogna, anche se lo Stato dovrebbe fare qualcosa in più per chi cerca un impiego'.

Una laurea, tanti tirocini non retribuiti e la ricerca della stabilità

Giuseppe ripercorre con noi il suo percorso lavorativo ricco di ostacoli: "Già prima del diploma avevo fatto qualche lavoretto per mantenermi agli studi, poi, dopo averlo conseguito, ho deciso di iscrivermi all'Università. Mi sono laureato nel 2016 in Lingue e letterature (laurea magistrale) presso l'università Federico II. Ho lavorato come cameriere in un ristorante, poi nell'accoglienza in un noto museo di Napoli per uno stage universitario. Successivamente sono stato chiamato come steward, ma con contratti a progetto o come addetto alla sicurezza e nell'accoglienza dei turisti".

Retribuzioni scarne e contratti a termine per il 30enne, con l'impossibilità di costruire un futuro. "Quando effettuavo tirocini non retribuiti avevo sempre la speranza di un'assunzione futura, ma nulla. E quando mi pagavano era sempre una miseria. Ho provato anche a fare l'insegnante a Roma, ma gli affitti o gli abbonamenti costavano troppo, più delle poche supplenze che riuscivo sporadicamente a racimolare". 

"Ho gettato via denaro, sacrifici e tempo"

"Ora sono alla ricerca di qualsiasi posizione lavorativa che possa darmi la possibilità di crescere professionalmente e che mi garantisca una stabilità economica dignitosa e continua nel tempo. Sogni non ne ho più. Spero di riuscire ad entrare nell'aviazione ma non sarà facile. Sento finora di aver gettato via denaro, sacrifici e tempo. Mi auguro solo di non dover essere costretto ad abbandonare l'Italia per poter sopravvivere", conclude Giuseppe.

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