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Cronaca Caivano / Parco Verde

Parco Verde, le lacrime di Marianna Fabozzi: "Non ho ucciso io Antonio"

La donna è accusata di aver ucciso suo figlio, il bambino morto un anno prima di Fortuna Loffredo. Intanto chiuse le indagini sull'ex compagno, accusato dell'omicidio di Chicca

Complicato, drammatico l'interrogatorio di Marianna Fabozzi. La madre di Antonio Giglio, il piccolo morto nel Parco Verde di Caivano un anno prima di Fortuna Loffredo, è accusata di aver ucciso il suo bambino.

Ha pianto davanti ai magistrati l'ex compagna di Raimondo Caputo – il presunto orco che indagato per aver abusato sia delle figlie di Marianna sia di Fortuna, e per l'omicidio di quest'ultima – disperata. Poi si è difesa, ribattendo colpo su colpo alle loro domande.

La donna ha ribadito chi c'era in casa quel giorno: oltre al figlio Antonio, lei, la madre Angela Angelino, infine Antonella Caputo, sorella di Raimondo. È quest'ultima ad aver più volte indicato ai carabinieri che il piccolo non è caduto, ma è stato lanciato nel vuoto dalla madre. Per Marianna è andata diversamente: il piccolo si è sporto dalla finestra per guardare un elicottero, ed è precipitato.

ANTONELLA CAPUTO – La dichiarazione di Antonella Caputo, al tempo, non venne ritenuta attendibile dagli inquirenti. Le sue parole, agli atti, sono queste: "La tapparella della finestra era rotta. Alzata a metà. E quando Antonio si è avvicinato alla finestra, lei Marianna - l'ha sollevata ancora di più ed ha buttato giù il figlio. Il motivo? L'ex marito (Gennaro Giglio) la ricattava e voleva portarsi via il piccolo. E lei mi disse, o con me o con nessuno".

IL PRESUNTO ORCO – Intanto sono stete chiuse le indagini su Raimondo Caputo. Nei prossimi venti giorni sia l'accusa che la difesa, nonché le parti civili, potranno presentare prove e memorie difensive. A quel punto la procura chiederà il rinvio a giudizio.

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