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Cronaca

Insegnanti, in migliaia trasferiti al Nord per la mobilità: la protesta

Il comunicato del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani su quanto sta accadendo per la mobilità 2016-17

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani, dopo aver analizzato i dati relativi ai trasferimenti su sede definitiva nella scuola primaria, manifesta solidarietà con i docenti in questione e preoccupazione per l'esito conclusivo della Mobilità 2016/2017. Migliaia di insegnanti dovranno abbandonare il proprio nucleo familiare. Tutto ciò certo non favorisce l'esercizio sereno delle proprie competenze professionali. Ci si augura che il Governo e la classe politica prendano in seria considerazione le problematiche connesse ad un simile stato di cose.

"Il Coordinamento Nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani precisa inoltre che, in relazione alla classe di concorso A046, ex A019 - discipline giuridiche ed economiche, il numero degli esuberi potrebbe essere completamente assorbito, determinando anche una riduzione dell'esodo di insegnanti dal Sud verso il Nord, attraverso l'utilizzazione, come organico di potenziamento, di tale personale nella scuola secondaria di primo grado, dando seguito all'O.d.G. Lavagno, allegato alla Buona Scuola, accolto come raccomandazione dal Governo, e incentrato sulle professionalità dei docenti della A019".

"E' fondamentale ribadire quanto più volte è stato sottolineato nei precedenti comunicati che il personale in questione ha ricoperto funzioni essenziali per il buon funzionamento della comunità educativa ospitante; specialmente in contesti altamente degradati e a rischio criminalità in molte province del Mezzogiorno".

"Permettere che i docenti di Diritto ed Economia continuino ad operare, soprattutto nelle aree citate, portando i valori della legalità, del senso dello Stato e delle competenze civiche, significa trasformare profondamente la società, incidendo positivamente sul futuro delle giovani generazioni".

"La scuola ha il compito di intervenire per tempo nella formazione delle giovani coscienze; fin dalla scuola primaria: la tempestività con cui si porgono contenuti educativi può diventare l'autentico discrimine tra l'insuccesso e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non esistono ostacoli, quando determinazione e competenze producono il cambiamento. Qualsiasi intervento d'urgenza normativo da parte degli organi competenti può essere messo in atto per migliorare l'incerta situazione attuale".

"In conclusione, trasformare l'esubero in potenziamento e di conseguenza in un'autentica rivoluzione culturale che lasci il segno della creatività e della riscossa dello Stato laddove se ne percepisce meno la presenza diventerebbe un'occasione sostanziale di rinnovamento sociale di cui il Paese ha bisogno".

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