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Cronaca Mercato / Piazza Giuseppe Garibaldi

Indignati, la Digos indaga su eventuali infiltrati napoletani

Lavoro coordinato dal capo dell'Ufficio politico di via Medina, vice questore Filippo Bonfiglio. Analisi sui video girati da chi è partito sabato mattina con il bus dall'Hotel Terminus

L'appuntamento per gli Indignati napoletani era all'Hotel Terminus, sabato mattina all'alba. Un bus per andare a Roma e partecipare alla manifestazione. E quella mattina si riempiono per la precisione 18 autobus, si raggiunge quota mille o poco più di partecipanti.

E adesso, dopo la guerriglia romana scoppiata proprio sabato pomeriggio, la Digos di Napoli indaga a partire dalla riprese delle persone che salgono a bordo zaini in spalla, filmati che registrano volti e abbigliamento. Perché chi è partito da Napoli, potrebbe essersi cambiato a bordo del mezzo di trasporto trasformandosi da pacifico manifestante a black bloc grazie a una maglietta nera nello zaino.

Come si legge su la Repubblica, dunque, la Digos lavora a pieno ritmo per individuare eventuali responsabili campani. Un lavoro di pazienza coordinato dal capo dell’Ufficio politico di via Medina, vice questore Filippo Bonfiglio. Tra la lista dei gruppi che hanno partecipati ci sono i collettivi universitari e i centri sociali, i disoccupati organizzati e i manifestanti contro la discarica di Terzigno, ma anche i Cobas di Pomigliano d’Arco.

Indignati napoletani a Roma - Foto V. Graniero

Intanto ieri è intervenuto sulla vicenda il sindaco Luigi de Magistris: "Poche centinaia di violenti hanno deturpato la città e deturpato soprattutto la manifestazione diventando protagonisti di una piazza straordinaria dal grande contenuto politico, caratterizzata dalla voglia dei cittadini di partecipare alla rinascita di questo Paese. Sono persone che hanno bisogno di coprirsi il volto perché evidentemente non hanno la forza delle idee e la passione del cuore. Noi invece le abbiamo e continueremo a manifestare tutti insieme".

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