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Incidenti stradali: auto della Polizia penitenziaria senza freni, 8 feriti

L'impatto avvenuto ieri sulla Napoli-Bari, all'altezza di Grottaminarda. La denuncia di Sarno, segretario generale della Uil PA Penitenziari: "Manutenzioni scadute, revisioni non effettuate e altissimi chilometraggi"

È avvenuto nella giornata di ieri un incidente stradale tra un automezzo della polizia penitenziaria e alcune automobili sull'autostrada Napoli-Bari, all'altezza di Grottaminarda, che ha provocato il ferimento di otto persone.

Ed ecco arrivare la denuncia di Eugenio Sarno, segretario generale della Uil PA Penitenziari: "Abbiamo perso il conto delle volte che, soli ed inascoltati, abbiamo denunciato le condizioni di usura, degrado e pericolosità degli automezzi in dotazione alla polizia penitenziaria. Purtroppo, invece di approfondire e verificare le nostre denunce si è preferito volgere lo sguardo altrove. Ipocritamente le nostre preoccupazioni allarmate sono state rubricate come rottura di scatole. Abbiamo detto, e lo ripetiamo, che la gran parte degli automezzi in uso alla polizia penitenziaria se fossero in uso a privati cittadini sarebbero oggetto di fermo amministrativo". Sarno ha parlato di "manutenzioni scadute, revisioni non effettuate e altissimi chilometraggi".

E ieri, per il mancato funzionamento dell'impianto frenante, un devastante impatto con altri autoveicoli. "Tre agenti della scorta che viaggiavano a bordo del veicolo sono rimasti feriti, altre cinque persone, a bordo delle macchine investite dal mezzo in avaria senza freni, hanno riportato traumi e contusioni ma nessuno versa in pericolo di vita. Tutti i feriti sono stati trasportati all'Ospedale Rummo di Benevento".

"Ai nostri colleghi e agli automobilisti coinvolti nell'incidente giungano la nostra solidarietà e la nostra vicinanza mentre al capo del Dipartimento e al ministro Alfano ripetiamo che in queste condizioni non è possibile andare avanti", ha continuato Sarno. "D'altro canto abbiamo anche denunciato che mezzi nuovissimi dopo alcune settimane dalla messa in strada perdono le portiere e sono inutilizzabili. Ma non per questo si sono perseguiti, sollevandoli dagli incarichi, i responsabili degli incauti acquisti. E mentre ministri, sottosegretari e dirigenti sfilano con nuovissime berline extra-lusso (chissà perché per quelle macchine si trovano sempre i soldi) i poliziotti debbono rischiare la loro vita su mezzi obsoleti a cui, spesso, debbono provvedere al rifornimento anticipando fondi propri".

"Forse è giunta davvero l'ora di incrociare le braccia e rifiutarsi di partire senza adeguate condizioni di sicurezza - ha concluso il segretario generale - oltre a scorte endemicamente sottodimensionate non si ha nemmeno la certezza di arrivare vivi alle destinazioni. Nonostante gli sforzi e i sacrifici del personale, a riprova di un'Amministrazione distante e nemica, il Dap recentemente ha varato una circolare con cui impone al personale di polizia penitenziaria di operare nel servizio traduzioni anche dopo le nove ore continuative di servizio. Siamo cornuti, mazziati e schiavizzati".

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