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Cronaca Pompei

Scandalo cimitero di Pompei, armi nascoste a casa di tre consiglieri indagati

I tre membri del consiglio comunale di Pompei erano già indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione del locale cimitero. Per loro denuncia anche per omessa custodia di armi e munizioni

Pistole, fucili, munizioni: erano a casa di tre dei consiglieri comunali di Pompei indagati nell'ambito dell'inchiesta denominata “Terra Santa” sulla gestione del locale cimitero, operazione per cui ieri sono state eseguite nove misure cautelari tra cui una nei confronti dell'ex sindaco della cittadina.

A casa di uno degli indagati una Beretta calibro 7,65, con 10 colpi nel caricatore, custodita in un comodino della camera da letto, poi ben quattro fucili da caccia e 735 cartucce di cui due a pallettoni calibro 12 ed una a palla singola.

Nella cassaforte di un altro degli indagati sono state invece trovate 10 cartucce calibro 12, illegalmente detenute come le precedenti. Gli agenti hanno sequestrato anche una Beretta 7,65 (con due caricatori e 100 cartucce), questa invece detenuta legalmente.

Infine, sull'armadio della camera da letto di un terzo indagato, ritrovato e sequestrato un fucile Breda calibro 12, una canna per fucile Beretta calibro 12, oltre che 30 cartucce da caccia a piombo spezzato calibro 12 ed una calibro 12 a piombo intero.

I tre indagati sono stati tutti denunciati per omessa custodia di armi e munizioni.

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