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Cronaca Camposano

Hot line amatoriale e incassi da capogiro: frode al fisco scoperta grazie a una prostituta

Sesso per telefono o in web cam, ovviamente a pagamento. Un'attività milionaria per un 'imprenditore' di Ottaviano denunciato per aver evaso le tasse. Confiscati beni per oltre 500 mila euro e accuse di riciclaggio

Scoperta evasione fiscale per 500 mila euro grazie ad una prostituta. Una storia che inizia nel 2006 a Camposano, nel nolano, dove nella sua stessa casa, una prostituta 42enne dava vita ad una hot-line 'amatoriale'. Linea erotica via telefono o in web cam: tantissimi clienti, richieste di ogni tipo (e prestazioni virtuali di ogni tipo: dagli spogliarelli agli orgasmi simulati), pubblicità sui maggiori siti porno e ovviamente un giro d'affari enorme. A gestirlo, però, il giro d'affari, non era la donna, ma un 'imprenditore' 58enne di Ottaviano, ideatore della particolre attività.

A riferire i fatti è Francesco Gravetti de Il Mattino. Il giornalista spiega che nonostante gli incassi fossero elevatissimi (oltre 1 milione di euro in sei anni), l'uomo non ha mai versato un euro di tasse al fisco.

La collaborazione della prostituta (anch'essa indagata e che risultava, a sua insaputa, rappresentante legale della società) ha consentito alle autorità competenti di risalire ai fatti e alle cifre evase e quindi di procedere ad una confisca 'equivalente' dei beni dell'imprenditore. Indagati anche la moglie dell'uomo e un altra persona che avrebbe avuto, per un certo periodo, un ruolo amministrativo nella società. La moglie dell'imprenditore di Ottaviano è indagata anche per riciclaggio, perché le cifre evase, secondo quanto emerso, venivano poi reivestite in attività finanziare a suo nome. Intanto si indaga per verificare se ci fossero altre donne coinvolte in questo giro di telefonate erotiche milionarie.

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