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Cronaca

La mascotte dell'Expo di Milano si chiama “Guagliò”. Insorgono i leghisti: "Nome terrone"

Frutto di un concorso per bambini aperto agli studenti di tutto il Paese, il nome dato ad uno dei personaggi che compone il logo della manifestazione è, sui social network, sotto "assedio"

“Guagliò”. Si chiama così una delle undici mascotte dell'Expo 2015 di Milano. Un vero e proprio scandalo per i sostenitori “nordisti” della manifestazione, almeno a giudicare dai vari commenti che sono apparsi sulla pagina facebook dell'evento. A mostrare con la sua proverbiale eleganza il proprio disappunto anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini (“Un pezzo della Mascotte di Expo 2015, per la precisione il nado (sic, ndR), si chiamerà GUAGLIÒ? Mavadaviaiciapp!”, scrive sul proprio profilo).

I commenti fioccano, e qualcuno giustamente – a suo modo di vedere – se la prende con l'ideatore di tale offesa allo spirito meneghino della manifestazione “universale” (contraddizione in termini sulla quale meglio non soffermarsi troppo). “Ma stanno scherzando vero? – scrive una giovane camicetta verde – Mi piacerebbe sapere chi è il genio che ha proposto questo schifo!".

Il genio in questione, in realtà, è un bambino. Lo scorso dicembre la società Expo Milano 2015 ha aperto un concorso dedicato ai piccoli studenti di tutto il Paese, coinvolgendoli nel dare un nome ai personaggi (frutti e ortaggi) che formano il volto della mascotte dell'esposizione. Lo stentoreo Mario Giordano, mostrando il suo acume su Libero, l'ha messa così: "Al concorso hanno partecipato in tantissimi, è stato detto, in tutta Italia, dal Nord al Sud. Un po' di più al Sud, evidentemente, ma che ci volete fare? Al Nord sono sempre così sgobboni che non hanno mai tempo per divertirsi".

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