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Cronaca

Daniela Ioia (Tiziana Palumbo):"Troppe critiche su Gomorra. E' serie tv mondiale"

NapoliToday ha intervistato Daniela Ioia sulla sua esperienza in Gomorra, dove interpreta una manager che scende a patti con Genny Savastano

Uno dei volti nuovi della quarta stagione di Gomorra è Daniela Ioia, che interpreta Tiziana Palumbo, la manager "prestanome" di Genny Savastano, impegnata nella realizzazione di un nuovo aeroporto napoletano, fino a raggiungere i vertici del consorzio dopo la morte di Andrea Resta (Andrea Renzi).

NapoliToday ha intervistato Daniela Ioia sulla sua esperienza nella serie tv targata Sky Atlantic Hd.

In Gomorra interpreta un personaggio che cede alle lusinghe della malavita, fungendo sostanzialmente da prestanome. Ce lo può descrivere?
"Il mio personaggio è differente dagli altri personaggi femminili. Non è un'affiliata alla camorra, almeno non in modo diretto. Proviene comunque da quelle zone (Forcella, Sanità forse centro...), ma la sua voglia di rivalsa l'ha spinta a studiare, a prepararsi. E' molto affascinante, perchè non si è mai sicuri di quello che vuole o intende fare. Tiziana Palumbo è molto ambiziosa e sarebbe disposta a tutto. Cerca di controllarsi, di ponderare e fare sempre la cosa giusta. Per me è l'alter ego femminile di Genny, se consideriamo da dove è partito e cosa è arrivato ad essere in questa quarta stagione. Di lei questa evoluzione non si è vista, ma dovrebbe trapelare dalle scelte e dagli atteggiamenti che ha".

Com'è è entrata nel cast di Gomorra e che aria si respira al suo interno? 
"Sono arrivata a Gomorra dopo una serie di provini. E' stato un lungo corteggiamento, ma alla fine ce l'ho fatta. Sentivo che era una esperienza che avrei vissuto, prima o poi. Ci tenevo. Sul set sono stati tutti fantastici, grande professionalità. E' molto faticoso, dal punto di vista tecnico e artistico, entrare e amalgamarsi in una realtà ormai consolidata e cosi grande. Ma tutti, e dico tutti, sono stati davvero fantastici, dai registi, gli autori, i produttori, gli attori e i reparti. Gli assistenti, tutti, si fanno in quattro per metterti in condizioni di poter fare al meglio il tuo lavoro. E li ringrazio tanto. Fuori dal set si ride, si scherza, si condividono piccole cose della vita quotidiana e personale. Con alcuni avevo gia lavorato e gia li conoscevo, con altri è stata una piacevole conferma. Salvatore Esposito è un ragazzo simpaticissimo e molto gentile, preparato e serio. Un vero professionista. Andrea Renzi è una persona meravigliosa, garbata, dalla spiccata sensibilità e poi un attorone. Ho imparato tantissimo con loro, sono stata fortunata ad averli come compagni di set".

Cosa si sente di rispondere a chi critica Gomorra, affermando che spinge all'emulazione, dando una visione troppo pessimistica della realtà?
"Gomorra, è una serie tv, un prodotto cinematografico, tra l'altro ne è vietata la visione ai minori di 18 anni ( categoria più influenzabile).Il lato oscuro della città che si racconta in Gomorra esisterebbe comunque, esisteva gia prima e purtroppo alla fine della serie continuerà ad esistere. Credo che la scuola e le famiglie dovrebbero indirizzare i ragazzi, no i programmi tv o le serie tv. Napoli è una metropoli, non ha nulla da invidiare a nessun'altra città del mondo. In america sono pieni di serie tv, che raccontano le cose più assurde e diverse del paese. A Roma c'è Suburra, Baby (la serie sulle ragazzine che si prostituivano) e non credo si facciano tutti questi problemi o puntino il dito contro. Anzi, bisognerebbe apprezzare il prodotto per quello che è : una serie tv mondiale distribuita in 150 paesi e di altissimo livello artistico e tecnico".

Nella sua carriera di attrice c'è tanto teatro, oltre al cinema. Qual è la forma d'arte espressiva nella quale si sente maggiormente valorizzata?
"In entrambe. Con entrambe  "interpreto", mi calo nei panni di qualcuno diverso da me, e con entrambe riesco ad esprimermi al massimo, divertendomi. Il mezzo è differente (palcoscenico da un lato, telecamera dall'altro) e quindi l'approccio tecnico le regole da seguire cambiano. Ma con entrambe  riesco a sentirmi a mio agio. Il sentirsi valorizzato dipende, a mio avviso, dal personaggio , dal ruolo che ti viene affidato e dalla capacità di trarne sempre il meglio".

Progetti futuri?
"Porterò in giro il mio monologo " Mammma,mà" scritto da Massimo Andrei e diretto da Gennaro Silvestro. Uno spettacolo dove mi diverto ad interpretare tre versioni di mamme differenti. Tutte contemporanee, ciniche e ironiche. Poi vorrei tanto proseguire con il cinema e cimentarmi in qualche esperienza faticosa e impegnativa ;-)  e una esperienza all'estero. Piano piano e lavorando sodo per migliorarsi sempre. "CRESCERE " è la parola chiave del mio futuro".

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