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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Boscoreale

«Incapace di intendere e volere»: assoluzione a sorpresa per il boss Gallo

Il capo del clan Gallo-Limelli-Vangone potrebbe ottenere una nuova perizia psichiatrica anche in altri processi

Da anni è al centro di una battaglia legale. Da una parte la Direzione distrettuale antimafia che lo ritiene il boss del clan Gallo-Limelli-Vangone ed autore di una truffa ai danni dello Stato per essersi finto pazzo. Dall'altro la sua difesa, patrocinata dal penalista Ferdinando Striano, che ha tentato di dimostrarne l'incapacità di sostenere il giudizio perché affetto da schizofrenia. Per ogni tribunale il dubbio è sempre lo stesso: Giuseppe Gallo è incapace di intendere e volere? Il tribunale di Parma ha deciso di credere alla difesa assolvendo il boss soprannominato “Peppe o' pazzo”. Era accusato di aver danneggiato il carcere di massima sicurezza in cui è detenuto al regime del 41bis.

Un'assoluzione che apre nuovi scenari anche nel processo che si sta celebrando dinanzi al tribunale di Torre Annunziata. Lì Gallo è imputato per truffa ai danni dell'Inps perché l'antimafia ritiene che abbia simulato la propria patologia intascando un assegna di invalidità da 747 euro al mese, fin dal 2004. Il giudice Maria Laura Ciollaro ha, infatti, deciso di rinviare la requisitoria del pm Sergio Ferrigno, dopo che sono state prodotte le motivazioni alla sentenza dello scorso febbraio. Si è, inoltre, riservata la decisione di procedere ad un'ulteriore perizia psichiatrica, in passato ce ne sono state diverse di segno contrastante, che dovrebbe per l'ennesima volta stabilire se Gallo sia compatibile con il regime carcerario e se abbia la capacità di sostenere il giudizio.

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