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Cronaca Piano di sorrento

Madonnaro “indesiderato”, Troìa allontanato dalla festa di San Michele

Durante i festeggiamenti del santo patrono, a Piano di Sorrento, l'artista che più volte ha collaborato col Comune è stato allontanato dalla strada. Su Facebook racconta il suo disappunto

Gennaro Troìa, noto madonnaro che aveva già collaborato in passato con il Comune di Piano di Sorrento, durante la festa si San Michele è stato allontanato dalla polizia municipale. Un comportamento che ha fatto andare su tutte le furie l'artista, il quale ha affidato a Facebook il suo disappunto. “Sono stato vittima dell’ennesimo abuso di potere – scrive Troìa – da parte di un'autorità di una città del sud dell’Italia, culla e patria dell’arte dei madonnari”.

“Nel corso degli ultimi anni a partire dalla Via Crucis del 2008, passando per varie Notti Bianche e finendo con la festa patronale del 2012, ho prestato a titolo gratuito la mia opera di artista di strada per vari enti della città di Piano di Sorrento”, racconta l'artista. Partecipazioni su richiesta del Comune (è il caso della Via Crucis e delle Notti Bianche) o su richiesta di concessione di suolo pubblico all’organizzatore da parte dello Stesso Troìa (Festa Patronale di San Michele).

L'altro ieri, però, qualcosa è andato diversamente. “Sono stato invitato 'gentilmente' da un funzionario di polizia municipale ad allontanarmi dalla festa di San Michele. La motivazione è stata la mancanza di un autorizzazione”. Per Troìa c'è dell'altro. L'anno scorso, “dopo 26 ore di lavoro nell'arco di 48 ore”, l'artista andò su tutte le furie perché se non avesse consegnato “da solo il manufatto regalato alla città, questo sarebbe rimasto abbandonato in strada”. Un comportamento e delle lamentele, secondo l'artista, poco gradite da qualcuno dell'amministrazione, nonostante lo stesso Troìa si fosse scusato attraverso Facebook già il giorno dopo.

“Prego tutti i miei amici, conoscenti e sostenitori – scrive Troìa – di inviare due righe di sostegno al mio diritto di esercitare il mio lavoro e la mia arte ed evitare che per questioni private un autorità non di pubblica sicurezza possa abusare della sua carica per allontanare un artista di strada da una festa patronale, privando i concittadini del godimento di un'antica tradizione ben radicata sul territorio”.

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