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Cronaca

Peppino di Capri: "Una Casa della Musica". Pasquariello: "Prendiamo esempio dal Trianon"

Il giornalista risponde: "Mi domando, quando un cantante "famoso" ha aperto la porta ai "giovani artisti emergenti"? Ci vuole un soggetto identificativo e lo storico teatro sta facendo la sua parte anche se con tante difficoltà"

Durante la conferenza stampa di presentazione del programma di eventi 'L'estate è adesso', Peppino Di Capri ha auspicato la creazione di "una casa della musica per dare una speranza concreta, un luogo d'incontro, una vetrina ai giovani artisti emergenti". L'artista ha spiegato che Napoli è da sempre capitale della melodia e dell'arte e per questo motivo, con l'aiuto delle istituzioni, sarebbe necessario fare sinergia e creare un luogo in città diverso dalla 'fabbrica delle delusione' che sono gli ormai diffusissimi "talent".

Sulla questione, il giornalista Gennaro Pasquariello ha dichiarato a Napolitoday: "Come spesso capita, i napoletani hanno la memoria corta. Mi domando, quando un cantante "famoso" ha aperto la porta ai "giovani artisti emergenti"?

"E' vero, invece - prosegue Pasquariello -, che tanti tentativi per dare una "vetrina" ai creativi partenopei sono stati diversi e forse il rammarico è che non si riesca mai ad organizzare un soggetto identificativo del neapolitan songs che possa costruire un progetto condivisibile com’è avvenuto in Emilia Romagna con la scuola bolognese o a Firenze con Bigazzi e compagni o in Puglia come con l'aiuto delle Istituzioni si è realizzato Puglia Sounds, ma cito l'ultimo in ordine di apparizione "Palco libero al Trianon" che ha portato fuori dei confini campani la musica di Napoli e non solo, grazie all'idea di offrire uno spazio, e che spazio, a coloro che avevano qualcosa da "cantare".

L'ESPERIENZA DEL TRIANON: "E dire che di richieste in due anni di progetto ne sono arrivate oltre 200, a cui si è provato a dare una risposta alla stessa comune esigenza ovvero avere un luogo dove potersi esprimere e costruire un progetto artistico professionale. Certo, che sia anche professionalmente ambizioso, ovvero che costruisca lavoro nell'ambito della musica e non solo un'appendice ludica per chi ha bisogno di sfogare la propria frustrazione repressa. Il Teatro Trianon sta facendo la sua parte pur nelle difficoltà oggettive di una città complicata e di un settore molto controverso, coinvolgendo addetti ai lavori, esperti e professionisti del settore, vedi il MEI di Faenza, il Premio Tenco, Radio Rai, dando voce ad una parte degli artisti indipendenti campani che hanno trovato una "vetrina" prestigiosa anzi prestigiosissima sede, il Teatro Trianon di Napoli" conclude il giornalista.

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