"Abbiamo dato mandato all'Avvocatura affinché controlli sulla bontà dei lavori realizzati nel 2009 all'interno della Galleria Principe di Napoli": così l'assessore al Patrimonio del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, in Consiglio comunale.

La Galleria è al centro delle polemiche per le recenti e continue cadute di calcinacci. Nel 2015, ha ricordato Clemente, "un violento nubifragio costrinse l'amministrazione a intervenire con uno stanziamento di 600mila euro per le facciate della Galleria. I lavori sono stati realizzati in modo eccellente ma hanno comportato una prima chiusura e una battuta d'arresto nell'attività di rigenerazione urbana che vedeva il fiorire di attività culturali, artigiane e giovanili al suo interno".

Allarme sicurezza: ancora crolli di calcinacci

Circa un anno fa un'altra chiusura, quando sul finire del 2017 si è verificata una caduta di calcinacci dalle volte all'interno della Galleria. "Entro fine mese porteremo in Giunta l'atto preliminare per un progetto di oltre 1 milione di euro per la rigenerazione e per un intervento di manutenzione all'interno della Galleria – ha aggiunto l'assessore – mentre a gennaio con Napoliservizi interveniamo con delle reti perimetrali per mettere in sicurezza le parti interne che sono risultate particolarmente fragili".

Galleria Principe, i clochard e le case di cartone

L'amministrazione vuole però anche vederci chiaro sui lavori effettuati nel 2009, "per sapere perché dei lavori così importanti realizzati nel 2009 ci abbiano consegnato una Galleria al cui interno, dopo neanche 10 anni, ci sono crolli".

Alla riapertura della Galleria, ha quindi concluso Alessandra Clemente, "pubblicheremo un secondo bando che vedrà interessati gli altri locali al suo interno, 11 unità immobiliari, con lo stesso principio di valorizzazione artistica, artigianale e culturale per rendere viva la Galleria insieme alle altre istituzioni che, con l'Amministrazione comunale e il Consiglio comunale con le Commissioni competenti, quotidianamente lavorano per la stesura di un progetto di vitalità e di un calendario delle attività culturali e sociali partecipato e congiunto".