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Cronaca Casalnuovo di napoli

Terra dei Fuochi, ha perso il papà per un tumore: appello di un 15enne ai sindaci

Il govane Gabriele Aiello chiede osservatori ambientali in ogni comuni, l'avvio delle bonifiche, più controllo nei luoghi a rischio: "Basta solo la volontà e il rispetto della vita dei cittadini"

Gabriele Aiello ha 15 anni e ha perso il padre di soli 46 anni, a causa di un tumore. Vive a Casalnuovo, Gabriele, nel pieno della Terra dei Fuochi, e, nonostante la sua giovane età, si batte già da tempo per la tutela di questo martoriato territorio.

Da circa un anno, Gabriele ha dato origine al movimento degli studenti contro il biocidio ‘’C’AT ACCIS A SALUT!’’, insieme all’Unione Degli Studenti e al Coordinamento Comitati Fuochi, promuovendo diverse mobilitazioni ed iniziative.

Adesso, il giovanissimo attivista smuove ancora le acque per salvare la sua terra e scrive direttamente una lettera ai sindaci dei comuni della cosiddetta Terra dei Fuochi.

Questo il testo della lettera, pubblicata dal Corriere del Mezzogiorno: 

OGGETTO: Terra dei fuochi, è ora di fermarla.

Salve a tutti i sindaci che ho elencato e che stanno leggendo queste righe. Ci tengo a ringraziare chi lo sta facendo. Mi presento, sono Gabriele Aiello, un ragazzo di 15 anni che ha perso il padre meno di un anno fa per tumore, vivo a Casalnuovo di Napoli o almeno sopravvivo. A settembre, creai il movimento degli studenti contro il biocidio ‘’C’AT ACCIS A SALUT!’’, insieme all’Unione Degli Studenti e al Coordinamento Comitati Fuochi. Ci siamo mobilitati due volte, prima a Pomigliano D’Arco, poi a Casalnuovo di Napoli. Sono stato denunciato per diffamazione dall’azienda di un impianto a biomasse e, a mio avviso, intimidito da un politico nell’occasione. Dopo questa breve introduzione, vi spiego perchè state leggendo queste righe. E’ ora di mettere una bella pietra sopra questo disastro ambientale, perchè questa è una pioggia che può colpire tutti, nessuno escluso. Come fare? Innanzitutto creando osservatori ambientali in ogni comune, com’è stato fatto ad Acerra e come si sta facendo, grazie a noi, a Casalnuovo. Iniziare a bonificare non solo i terreni inquinati ma anche la cittadinanza con incontri, tavoli ambientali ecc. Contrastare il fenomeno con tutti i mezzi possibili, pattuglie dei vigili urbani in zone a rischio, video-sorveglianza in luoghi di scarico illegale. Eliminando dai centri abitati qualsiasi impianto che può danneggiare la salute dei cittadini. Sono soluzioni FACILI, basta solo la volontà e il rispetto della vita dei cittadini di ogni paese della ‘’Terra dei Fuochi’’. Siamo veramente in ginocchio, continuano a morire bambini, giovani, madri, padri, una vera e propria strage. Contrastiamo il fenomeno del biocidio, dando uno schiaffo all’ecomafia. Aspetto risposte da ognuno di voi, il popolo ha bisogno di risposte e di soluzioni immediate. Per amore della mia terra.

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