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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Morto mentre puliva l'ascensore, i funerali di Salvatore Caliano

Esequie nella chiesa San Giorgio Maggiore di piazzetta Crocelle ai Mannesi

Funerali di Salvatore Caliano nella chiesa di San Giorgio Maggiore di piazzetta Crocelle ai Mannesi, il ragazzo di 21 anni di Forcella, morto martedì scorso dopo essere precipitato dal quinto piano di un edificio, mentre puliva il lucernario dell'ascensore dello stabile. 

Le eseguie si sono tenute a pochi metri dal bar Tico, l'esercizio commerciale nel quale il 21enne, figlio di un noto ex calciatore, lavorava. "Era un ragazzo eccezionale, un grande lavoratore. Non meritava questa fine". E' solo una delle tante testimonianze raccolte tra coloro che conoscevano lo sfortunato ragazzo.

Per il decesso di Salvatore, che aveva accettato di pulire il lucernario per 35 euro euro, durante la pausa dal lavoro, l’ipotesi di reato è di omicidio colposo.

USCITA DELLA BARA/VIDEO

LE TESTIMONIANZE SULLA MORTE DI SALVATORE/VIDEO

Una delegazione di DemA ha partecipato alle esequie: “Il dramma della morte di Salvatore ci ha colpito profondamente - dice Enrico Panini segretario nazionale di DemA in una nota - portiamo le nostre condoglianze alla famiglia partecipando ai funerali”. “Il tema della sicurezza sul lavoro e della lotta serrata al lavoro nero è per noi una priorità assoluta nel paese - spiega Panini - in autunno daremo vita a una mobilitazione generale perché in Italia c’è bisogno di una nuova legge sul lavoro che oltre alla lotta alla precarietà tuteli la sicurezza sul lavoro e l’emersione dal lavoro nero, morire per 35 euro ci da la misura del dramma sociale che viviamo nel nostro paese soprattutto nel Mezzogiorno. Non si può morire di lavoro, in Italia la strage di chi muore per portare il pane a casa ha dei numeri impressionanti, mentre il dibattito politico gira intorno ai mal di pancia di Confindustria e alla reintroduzione dei voucher, prestazioni di lavoro occasionali e prepagate senza alcun tipo di tutela”, prosegue Panini. “Per noi si tratta di una vera emergenza nazionale e crediamo che invece di occuparsi della caccia allo straniero al centro dell’agenda di governo dovrebbe esserci un bisogno prioritario di chi vive in questo paese: il lavoro, sicuro, legale e tutelato”, conclude il segretario di Dema. Alle esequie nella chiesa del popolare quartiere di Forcella ha preso parte una delegazione del coordinamento nazionale di DemA composta da Francesco Chirico, Laura Mormorale, Arnaldo Maurino.

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