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Funerali salumiere, il prete: "Il figlio di Antonio e del rapinatore si sono abbracciati"

Un abbraccio alle prime ore del mattino, prima che la folla accorresse per dare l'ultimo saluto ad Antonio Ferrara, il salumiere morto per infarto durante la rapina. L'abbraccio è quello avvenuto nella sacrestia della Chiesa di Santa Maria di Montesanto tra Pietro, uno dei figli di Antonio, e uno dei figli del rapinatore, che stanotte si è costituito.

"Si sono incontrati davanti ai miei occhi - racconta il parroco don Michele Madonna - e il figlio del rapinatore ha chiesto perdono. Pietro lo ha perdonato e abbracciato. Credo sia un segno di Dio. E' con il cuore che si può salvare questo rione". Centinaia le persone che hanno affollato piazza Montesanto e che hanno tributato un lunghissimo applauso al feretro di Antonio, portato a spalla dai figli.

Il salumiere è morto la sera del 6 dicembre, quando nel suo negozio ha fatto ingresso un rapinatore e il suo cuore non ha retto. Nei giorni si sono susseguiti gli attestati di affetto. Decine i ceri accesi davanti alla saracinesca chiusa di "Pietruccio", come era conosciuto nella Pignasecca. Lettere, messaggi, lacrime versate. Stanotte, l'autore della rapina si è costituito. Secondo le voci della gente davanti alla chiesa sarebbe stato il quartiere a convincerlo che quella fosse l'unica cosa da fare.

Il quartiere non dimentica il commerciante che aveva anticipato i tempi, primo a trasformare una tradizionale drogheria in moderno piccolo market. Antonio Ferrara aveva resistito anche alla colonizzazione della grande distribuzione. La gente di Montesanto preferiva andare a comprare da lui perché "sapeva mantenere rapporti personali con tutti". Giovedì 21, alla chiusura dei negozi, ci sarà una lunga fiaccolata. Quello sarà davvero l'ultimo saluti a Pietruccio. 

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