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Funerale Vincenzo Ruggiero, Luxuria: "E' stato un omicidio d'odio"

Un applauso conservato per un lungo anno. E poi le lacrime, copiose come se Vincenzo fosse scomparso ieri. A 12 mesi dalla sua morte, la famiglia e gli amici hanno potuto dare l'ultimo saluto a Vincenzo Ruggiero, il 25enne ucciso il 7 luglio 2017 da Ciro Guarente, pare per motivi di gelosia. Ucciso e fatto a pezzi. Ci sono voluti mesi per rimettere insieme i resti del corpo martoriato del giovane.

Nella chiesa di montesanto, quella in cui il ragazzo era stato battezzato, c'erano tutte le persone che lo hanno amato e molti rappresentanti della comunità lgbt di Napoli. Era omosessuale Vincenzo e sono in molti a sostenere che è questo il motivo di tanto accanimento. All'interno della chiesa il parroco chiede che le bandiere arcobaleno non vengano aperte. Chiede anche che chiunque sappia parli.

Presente anche Vladimir Luxuria, ex parlamentare e attivista lgbt: "Vincenzo non è stato solo uccisio, è stato martoriato. Questo delitto porta con sè un carico d'odio. Sono accanto alla madre Maria, che sta soffrendo molto. Oggi ha vinto la sua prima battaglia, quella di riavere il corpo del figlio. Da domani, inizierà la battaglia per arrivare alla verità sulla sua morte".

All'uscita della bara, le duecento persone accorse si sciolgono in un lungo applauso che accompagna il pianto della madre e della sorella. Il corpo di Vincezo sarà cremato a Nola. Solo dopo, arriverà il momento di chiedere giustizia. L'11 luglio comincerà il processo. Guarente dovrà rispondere dell'accusa di omicidio e vilipendio di cadavere.

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