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Cronaca

Forum Lex scrive al premier Conte: “Ascoltiamo la voce di chi è vittima di violenza”

“E’ necessaria l’attivazione di una Task Force Nazionale contro la violenza domestica, che garantisca un sostegno economico alle donne che denunciano e un contestuale allontanamento immediato dell’autore di reato”. L’appello della presidente nazionale dell’Associazione

La criminologa investigativa, Iolanda Ippolito, presidente nazionale dell’associazione Forum Lex, alla quale giungono, in questo particolare periodo, richieste di aiuto da parte di vittime di violenza costrette alla clausura forzata, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Guseppe Conte, per porre l’accento su alcune misure restrittive, che andrebbero prese con urgenza.

"In questo periodo di convivenza forzata, considero le misure di tutela delle vittime di violenza, inefficaci - dichiara la Ippolito -. E penso immediatamente a Sandra (nome di fantasia), che recentemente ha chiesto l’aiuto della nostra associazione. La donna subisce da tempo maltrattamenti di natura psicologica, fisica ed economica ed è stata costretta a rinchiudersi in casa con il suo aguzzino, in un forzato silenzio. Una sera del mese scorso, all’ennesima violenza, ha avuto il coraggio di scappare via di casa scalza, con un bimbo piccolo in braccio, avvolto in una coperta, per recarsi a denunciare e la risposta che ha ricevuto alla prima richiesta di aiuto è stata “La caserma è chiusa, torni domani mattina”. Lei non demorde e si reca al commissariato di Polizia di un comune confinante, ma, alla seconda richiesta di aiuto, si ritrova il piantone che le risponde “Mi dispiace signora, sono solo io di turno, la pattuglia che doveva esserci sono entrambi ammalati”. Quest’ultimo le consiglia di chiamare il 112: la donna telefona e, alla terza richiesta di aiuto, le riferiscono “Signora, ma è ancora in atto la violenza? Faccia un cosa: torni a casa, se vede che la situazione perdura ci contatti e le invieremo subito una pattuglia”. Non penso ci sia altro da aggiungere, solo un aspetto molto importante e molto grave: tutto questo è accaduto in un periodo di normalità e non in piena emergenza come siamo oggi! Dopo la richiesta di Sandra e dopo aver appreso dell’ennesimo femminicidio avvenuto a Messina su una giovane donna, Lorena Quaranta di 27 anni, strangolata brutalmente dal fidanzato, ho deciso di scrivere al Presidente Giuseppe Conte”.

La Ippolito ha espresso chiaramente, per l’esperienza che ha da anni e che l’hanno portata a formare le prime Task Force contro la violenza di Genere e per la Tutela dei Minori, in Campania e ad aprire sedi dell’Associazione Forum Lex in 12 Regioni Italiane, la necessità di decretare urgenti misure di contenimento anche per la violenza domestica. “Così come è stata istituita una Task Force per l’emergenza coronavirus, Le propongo l’attivazione di una Task Force Nazionale anche in questa forte ed ulcerosa piaga sociale che è la violenza domestica, con la garanzia di un sostegno economico alle donne che denunciano e contestuale allontanamento immediato dell’autore di reato e non della vittima. Con la possibilità di poter collocare costui in strutture appositamente requisite e applicando la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, con la finalità di costituire potenziale umano da disporre anche per l’attuale gestione dell’emergenza coronavirus, in luoghi ove possano concretamente acquisire quella consapevolezza dei danni psicologici. derivanti dalla sofferenza umana. Lo stesso trattamento, lo proporrei , per tutte le violenze denunciate e perpetrate a danno delle fasce deboli. Ascoltiamo la voce di chi subisce violenza: anche questa è un'epidemia, purtroppo sottovalutata e sottostimata. Che le donne possano ritrovare la libertà che meritano, principalmente quelle che hanno ad oggi, presentato denuncia, avverso il proprio aguzzino e che sono in attesa di riceverne l’esito, bloccato, casualità della sorte, proprio dal Covid-19”. 

Le richieste di aiuto in questo periodo storico pervengono alla nostra Associazione nelle maniere piu strane, nei supermercati, nelle farmacie attraverso incontri concordati con il personale attivo sui territori ove sono istituite le task force dell’Associazione, e dei referenti delle varie regioni in cui opera. La speranza della Ippolito e delle persone che come lei e con lei combattono ogni giorno per garantire sicurezza e libertà alle vittime di violenza, è che il Governo possa sentire anche le nostre voci!

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