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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Caivano / Parco Verde

Processo per la morte di Chicca, la testimonianza-choc del medico legale

Secondo Nicola Balzano, che eseguì l'autopsia, gli abusi su di lei erano cronici. "Quando è stata lanciata nel vuoto Fortuna era viva e cosciente"

Il processo per la morte di Fortuna Loffredo, la bambina del Parco Vede di Caivano precipitata dall'ottavo piano dell'edificio in cui abitava, è giunto alla terza udienza. Alla sbarra il presunto violentatore e omicida della piccola, Raimondo “Titò” Caputo, ex convivente di quella Marianna Fabozzi (anche lei imputata) madre delle tre bambine che lo hanno accusato di stupro e di essere il killer di “Chicca”.

Secondo quanto riportato dal Mattino, i due imputati – i quali nei mesi scorsi si erano lanciati accuse reciproche – in aula non si sarebbero scambiati neanche uno sguardo. Secondo l'accusa, Fortuna sarebbe “caduta tra l'ottavo e il nono piano”. “La sua posizione a terra indica – è la conclusione della perizia dell'ingegnere Antonio Ciarlegno, consulente della Procura – senza ombra di dubbio che è stata lanciata”.

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