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Cronaca Bagnoli / Via Coroglio, 104

Flash Mob a Città della Scienza, in migliaia al grido di "Basta, Napoli è nostra!"

Via Coroglio affollata di gente di ogni età, in marcia verso i cancelli del centro incendiato. Alle 12 il volo di centinaia di palloncini bianchi per dire insieme: "Riprendiamoci la città"

In migliaia hanno preso parte al flash mob lanciato da Maria Rosaria Liguori per Città della Scienza, andata in fiamme lo scorso lunedì  per un incendio di origine dolosa.

Una mobilitazione partita dal grido di rabbia lanciato su Facebook da 'una napoletana, orgogliosa di esserlo e molto incazzata' (come si è definita la stessa Liguori al termine della nota in cui spiegava le ragioni che la inducevano a promuovere l'iniziativa) e che si è trasformata in un evento di enorme portata, che ha coinvolto persone di ogni età, arrivate da tutta la città e da ogni parte della provincia.

Tantissimi i bambini, le scolaresche, i giovanissimi. Associazioni, gruppi, famiglie, singoli cittadini. Presenti anche  tantissimi artisti, esponenti della cultura, rappresentanti delle istituzioni, il sindaco de Magistris e i tanti lavoratori del complesso. Proprio questi ultimi hanno fatto presente non solo l'assoluta necessità di una ricostruzione in tempi rapidi, ma anche di una bonifica delle tante aree circostanti che aspettano da anni la riqualificazione.

In corteo da piazza Bagnoli, i partecipanti hanno raggiunto i cancelli di quel che resta dell'enorme complesso di Città della Scienza, in tanti si sono 'sporcati' la faccia con il carbone: segno inequivocabile che un pezzo di ogni napoletano è andato in fumo insieme al centro per le scienze.

Flash mob a Città della Scienza © V. Graniero/NapoliToday


E poi alle 12 il vero e proprio flash mob: "Basta!" hanno gridato all'unisono le migliaia di partecipanti, un grido di rabbia e consapevolezza lungo un minuto e ripetuto per 60 volte, lasciando volare via centinaia di palloncini bianchi, distribuiti durante la marcia. Tutti uniti nel grido di 'Napoli è nostra. Riprendiamocela tutti insieme', per chiedere l'immediata ricostruzione del centro d'innovazione partenopeo e per dimostrare che la città non si arrende. Subito dopo, un nuovo momento di grande impatto emotivo con le note della canzone 'A città 'e Pullecenella', intonata da tutti i presenti.

Oggi a Bagnoli si è visto, indiscutibilmente, quel pezzo enorme e sano della città che non ci sta a soccombere, che vuole ricostruire e rinascere.


 

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