Una storia di tradimenti alla base di un agguato risalente al gennaio scorso, concluso con il grave ferimento di Vincenzo Nappi. Fatti che hanno portato all'arresto di due persone vicine al clan Gallo-Cavalieri. Tentato omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco sono i capi di imputazione per i due indagati. 

Uno dei due è, addirittura, il figlio del boss Grancesco Gallo, detto “O Pisiello”, attaulamente detenuto in regime di carcere duro. L'indagine è cominciata nel gennaio scorso, quando in via Cuparella di Torre, furono esplosi diversi colpi all'indirizzo di una vettura, all'interno della quale c'erano due giovani, tra cui l'appena ventenne Vincenzo Nappi. La vittima è stata ferita gravemente al torace. 

Dalla ricostruzione degli investigatori, si tratterebbe di una questione passionale. Infatti, l'agguato sarebbe scaturito dai dissidi che intercorrono tra il figlio di Francesco Gallo e la famiglia della madre. Dissapori derivati da una relazione extraconiugale tra la donna e un esponente del clan Gionta.