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Cronaca Secondigliano

Enzo e Vida uccisi dalle esalazioni dell'auto, l'Iran non vuole indietro la salma della ragazza: "Era una peccatrice"

Studentessa, fidanzata, lontana dalla Repubblica islamica. La 21enne è stata apostrofata come "peccatrice" dai media iraniani. Appelli perché i genitori possano riavere la salma indietro. Intanto proseguono le indagini

Un appello perché ci si fermi con "le fughe di notizie non verificate". Il deputato Francesco Emilio Borrelli e lo speaker di Radio Marte Gianni Simioli chiedono rispetto per Vida Shahvalad e Vincenzo Nocerino, la 21enne ed il 24enne morti nella notte tra venerdì e sabato scorso a Secondigliano.

Secondo la ricostruzione che appare a questo punto più probabile, la coppia di ragazzi si era appartata con l'auto lasciando il motore acceso per scaldarsi. Una scelta purtroppo dalle conseguenze tragiche: i due giovani fidanzati si sono addormentati e sono morti soffocati dalle esalazioni dei gas di scarico.

Perché l'appello

La ragazza, iraniana, studiava qui in Italia. La sua famiglia la vorrebbe in patria per i funerali, ma la situazione è molto complicata. "La Repubblica islamica e la polizia morale di Teheran hanno un’altra idea del ruolo della donna nella società - spiegano Borrelli e Simioli - Vida è stata descritta per ciò che non era, infangandone la memoria. Chiediamo di fermare, che sembrano solo frutto di gossip per niente utile a ricostruire la dinamica dei fatti. In Iran sono già stati tanti i problemi per la famiglia di Vida che vorrebbe solo dedicarsi ai funerali della figlia".

Ahmad Bahramzadeh, 28enne iraniano, era amico di Vida. Anche lui ha lanciato un appello: “Salviamo l’onore di Vida e ridiamo dignità alla sua figura”.

I media della Repubblica islamica hanno pesantemente apostrofato la ragazza come "peccatrice" e a quanto pare il paese si oppone al rientro in patria della salma.

Le indagini

È stato il padre di Vincenzo ad aprire la porta del garage di casa e a scoprire quanto successo. La vettura del 24enne, una Panda rossa, era con il motore acceso. La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia che fare luce sulle cause della morte dei due ragazzi.

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