19 marzo: la Festa del Papà tra zeppole, bignè e sfinci
I dolci più famosi sono le zeppole di San Giuseppe che risalgono all'epoca romana e sono immancabili sulle tavole dei napoletani. Al forno o fritte: perfette per tutti i palati
San Giuseppe si festeggia anche in cucina: da nord a sud la tradizione gastronomica offre numerose opportunità per soddisfare ogni tipo di palato.
I dolci più famosi sono le zeppole di San Giuseppe, che risalgono addirittura all'epoca romana e sono tipiche e immancabili sulle tavole dei napoletani, anche se sono ormai diffuse in tutta Italia.
Si possono mangiare sia fritte che al forno a seconda dei gusti (qui la ricetta) e possono essere ripiene di crema pasticcera, spolverate con zucchero a velo e completate con confettura di amarene o amarene sciroppate. E quest'anno ritorna dopo 50 anni a Capri la tradizione delle zeppole di San Giuseppe in piazzetta, fortemente voluta dall'amministrazione isolana. L'evento coincide quest'anno tra l'altro con il cinquantenario dell'Istituto Alberghiero di Capri che celebrò la sua apertura allo stesso modo.
Cambiamo location. Gli sfinci sono infatti caratteristici a Palermo e in Sicilia. Parliamo di dolci di pasta morbida coperti da crema di ricotta e gocce di cioccolato e decorati con pistacchi tritati, scorze d'arancia o ciliegie candite.
