rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Basta avere la febbre a 38 per essere ricoverati nei reparti anti Covid"

"Pur non essendo un caso sospetto quello di mio zio, volevano applicargli il protocollo anti Coronavirus. Ho firmato assumendomi le responsabilità, mio zio è rimasto a casa e oggi sta molto meglio". Il caso denunciato nel vesuviano

"Basta avere la febbre al di sopra dei 38 gradi per essere ricoverato in un reparto Covid pur non essendo un caso sospetto: è successo ieri a mio zio! Lui purtroppo è allettato, ha un catetere e ogni 15 giorni deve cambiarlo; può capitare che si verifichi un'infezione urinaria legata alla formazione di carica batterica, oppure un'infezione post spostamento del catetere o legata al fatto che non è andato in sede in fase di installazione a causa di un movimento brusco del paziente. Ieri gli è salita la febbre a causa di uno di questi motivi: inizialmente io e mamma abbiamo chiamato l'infermiere che ci segue da sempre, che poi ci ha raggiunte; quando poi il suo cuoricino (che funziona al 30%) ha iniziato a battere forte e ho notato che aveva difficoltà respiratorie ho deciso di chiamare l'ambulanza", spiega Maria Consiglia Izzo, riferendosi alel condizioni di salute dello zio.

Protocolli anti Covid

"Il medico che è intervenuto lo ha trattato con il Lasix (per la pressione alta e la dispnea), con il Parcetamolo (per la febbre) e ha più volte provato a cambiargli il catetere cercando di eliminare i grumi di sangue che si erano accumulati fino a quando non ha deciso di toglierglielo. Nel frattemo per fortuna la febbre si è abbassata, è riuscito ad urinare e anche il respiro ha iniziato a normalizzarsi. Il personale del 118 mi ha detto che mio zio doveva essere ricoverato e che lo avrebbero portato direttamente in un reparto Covid data la febbre", prosegue la giornalista vesuviana, che precisa di non voler mettere con la sua denuncia in discussione le scelte del personale medico, ma di voler contestare i protocolli che vengono decisi a monte e poi attuati dal personale sanitario. 

"Una persona di 87 anni con già pregresse patologie deve essere esposta al Covid sono perchè ha la febbre? Nel caso di mio zio la febbre alta era legata all'infezione di carattere urologico e la dispnea al cuore malandato, cosa che lo stesso medico ha confermato. Un protocollo corretto avrebbe dovuto prevedere che mio zio fosse portato in un reparto "neutro" (una sorta di antisala al Covid) ove sarebbe stato sottoposto a tampone ed altri esami legati alle patologie che ha da anni. Solo se positivo, sarebbe dovuto andare nel reparto Covid. Morale della favola: ho messo la firma assumendomi le responsabilità, mio zio è rimasto a casa, questa mattina sta molto meglio (non ha febbre, respira benissimo, è solo un po' stanco), oggi verrà sottoposto a visite fatte da medici privati", conclude Izzo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Basta avere la febbre a 38 per essere ricoverati nei reparti anti Covid"

NapoliToday è in caricamento