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Sorpresi con 8 milioni di euro falsi: il blitz delle fiamme gialle

Sorpresi a impacchettare 8 milioni di euro in banconote false da 50 euro. La banda dei disonesti era composta da persone residenti nel Napoletano e dintorni. La guardia di finanza ha arrestato tre uomini, di Giugliano, Casoria e Carinaro, che si erano rifugiati a Taranto, in una residenza di campagna, per portare avanti indisturbati il loro traffico illecito.

Quando le fiamme gialle hanno fatto irruzione nel casolare, i tre, tutti con precedenti penali simili, si stavano preparando per immettere sul mercato un grosso quantitativo di carta moneta fasulla. La stamperia, situata in una villetta monofamiliare in località Maruggio, era dotata di apparecchiature sofisticate. Il laboratorio clandestino, di proprietà dei figli di uno degli arrestati, era collocato in un immobile che aveva subìto strutturali per consentire il posizionamento degli ingombranti macchinari per la stampa, provenienti dall’hinterland napoletano.

Fondamentali, per le indagini, sono state le riprese dall'alto, realizzate con l’ausilio dei mezzi aerei del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto. In questo modo, è stato possibile sorvegliare “a distanza” l’abitazione sin dalle prime fasi di allestimento della stamperia. Colti in flagrante, i tre hanno provato a darsi alla fuga, ma i militari li hanno battuti sul tempo.

All'interno del laboratorio, i finanzieri hanno trovato circa 8 milioni di euro già stampati. Le banconote sono risultate di pregevole fattura, abbastanza da ingannare chiunque ne fosse venuto in possesso. I tre sono imputati per associazione per delinquere e falsificazione di banconote.

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