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Cronaca Scampia

Faida di Scampia, ergastoli per i capi scissionisti

Ergastolo per i presunti killer che diedero inizio alla sanguinosa faida, che avrebbe provocato una sessantina di omicidi in soli tre mesi. Questa la sentenza dei giudici della Corte di Assise d'appello

Ergastolo per i presunti killer, in attesa che la sentenza diventi definitiva, che diedero inizio alla faida di Scampia, che avrebbe provocato una sessantina di omicidi in soli tre mesi.

Sono stati i giudici della Corte di Assise d'appello a confermare la condanna del carcere a vita a carico di Raffaele e Francesco Abbinante, ma anche di Vincenzo Pariante, vale a dire i cosiddetti boss scissionisti che nell'autunno del 2004 gettarono il guanto di sfida contro Cosimo Di Lauro, all'epoca reggente del clan di "Ciruzzo o milionario".

I tre imputati, ricorda Leandro Del Gaudio su Il Mattino, avevano chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato e furono condannati in primo grado all'ergastolo.

L'episodio per il quale è stata emessa la sentenza di condanna in appello risale al 28 ottobre del 2004, quando un'auto speronò una moto in via Vicinale Cupa dell'Arco, nel feudo dell'allora latitante Paolo Di Lauro. A terra rimasero Fulvio Montanino e Claudio Salierno, che furono uccisi in modo brutale.

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