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Cronaca Mugnano di napoli

“Facciamo un Pacco alla Camorra” arriva a Mugnano

La presentazione del progetto in aula consiliare. Sabato 17 e domenica 18 dicembre vendita dei pacchi nell'ambito dei mercatini dell'artigianato nel centro storico. Una rete di movimenti che riscatta il territorio

“Facciamo un Pacco alla Camorra è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte cooperative sociali nel riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra coltivando e trasformando i prodotti  delle Terre di don Peppe Diana, che oggi hanno tutti i requisiti della qualità e vogliono porsi all'attenzione di un commercio equo e sostenibile. E’ una sfida di riscatto che ha reso possibile anche l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate nelle attività di recupero e gestione degli stessi beni confiscati. Acquistando il PACCO ALLA CAMORRA e promuovendone la vendita è il modo migliore per contribuire allo sviluppo di una economia alternativa a quella camorristica: una Economia Sociale in grado di restituire dignità e lavoro a soggetti svantaggiati e costruire Comunità Libere e Solidali”. E’ quanto si legge sul sito dedicato alla coraggiosa iniziativa messa in campo da 8 cooperative sociali (3 lo scorso anno) che operano su terre confiscate alla camorra. Nonostante le problematiche, nonostante i boicottaggi, nonostante i rischi e le minacce, nonostante uno Stato che non sempre sa stare dalla parte giusta. Nonostante tutto.

Le terre confiscate vengono sottoposte a rigidi controlli tecnici (autofinanziati dalle cooperative) per scongiurare ogni tipo di inquinamento, per questo i prodotti realizzati sono sicurissimi, spiega la Presidente della Cooperativa Sociale Altri orizzonti. Per acquistarli ci si può recare presso le cooperative stesse, oppure eguire le iniziative itineranti o ancora ordinarli on line tramite il sito www.facciamounpaccoallacamorra.it .

I prodotti presenti nel “pacco” (di due formati, per 25 o 45 euro di costo) arrivano dalle Cooperative Sociali Altri Orizzonti (Sartoria sociale e costola dell’associazione di medici volontari Jerry Masslo), Eureka (agricoltura biologica), Lazzarelle (produzione di caffè), Un Fiore per la Vita (Fattoria Sociale, agricoltura biologica e visite didattiche), Al di là dei Sogni (prodotti artistici e manufatturieri), Nuova Cioccolata Organizzata e Coop. Agropoli (Laboratorio di Cioccolateria e Gelateria – Pizzeria Sociale) e Le Terre di Don Peppe Diana (agricoltura biologica).

Nell’aula consiliare del comune di Mugnano di Napoli, non affollata come avrebbe dovuto essere per un evento di tale importanza per i nostri territori, la Presidente della Coop. Altri Orizzonti, Anna Cecere, insieme a Paola Cipolletta, esponente del direttivo dell’associazione Jerry Masslo, hanno presentato il progetto che ormai da settimane gira per l’intera Campania e che proprio in questi giorni è arrivato persino al Parlamento italiano, a riprova della sua immensa validità.

“Facciamo un Pacco alla Camorra” a Mugnano - V. Graniero/NapoliToday

Tutti concordi i presenti, dal Sindaco Porcelli al consigliere Mauro Romualdo,  dall’assessore agli eventi Anna Iacolare al Segretario di SEL Marano Stefania Fanelli, al consigliere e Presidente della commissione Sport Nino Porri, nel ritenere che l’assegnazione di terre confiscate a cooperative con fini sociali è una risposta concreta nella lotta alla camorra. Si crea sviluppo, lavoro, si favorisce un’economia sociale, solidale e soprattutto trasparente, garante di legalità. Gesti concreti che contribuiscono alla creazione di una nuova coscienza sociale. Perché è così che la camorra ci vorrebbe tutti: ignari, incoscienti, indifferenti, ignoranti. Per poterci sopraffare e controllare.

Il punto quindi è ripartire dalla cultura della legalità e dal ripudio di ogni forma di connivenza, che sia politica o civica. Una presa di responsabilità da parte di tutti: cittadini e classe politica. Ognuno deve fare la sua parte per costruire l’unica alternativa possibile alla camorra.
Fattore importantissimo, e l’evento di oggi ne è la dimostra evidente, è che c’è un nuovo fermento, una nuova aria di cambiamento che attraversa le nostre terre, costituita da una rete di associazioni, movimenti, partiti, realtà locali diverse che s’intrecciano per uno scopo comune: l’affermazione della legalità in territori per troppo tempo martoriati, stanchi di essere etichettati unicamente come “terre di camorra”.

Le iniziative per la legalità e la giustizia sociale si moltiplicano, dai movimenti a favore dell’ambiente (tra i quali i comitati antidiscarica di Mugnano, Marano e Chiaiano che hanno ottenuto la chiusura di Cava del Poligono proprio grazie ad una lotta senza tregua e alla denuncia continua) a quelli che si battono per i beni comuni o contro le mafie. Una rete per la salvaguardia dei territori del napoletano e del casertano, che vuol far venire fuori la sua voce e che non ci sta a portare l’etichetta di “cancro d’Italia”, come offensivamente definì la nostra Campania l’ex ministro Brunetta .

Proprio a questo mira ad esempio il “Made in Castel Volturno” lanciato dalla Sartoria Sociale di “Altri orizzonti” che trasforma splendide stoffe africane in bellissimi modelli di abiti, creando lavoro per fasce di donne più “svantaggiate”, sviluppo e garantendo soprattutto legalità.

E proprio a questo mira anche il progetto “Presentiamo un pacco alla camorra” che sarà ancora a Mugnano i prossimi sabato e domenica (17 e 18 dicembre) nell’ambito dei mercatini dell’artigianato che si terranno a Piazza Municipio, che sarà pedonalizzata per l’occasione. Nel week end quindi sarà possibile acquistare le confezioni di prodotti biologici delle cooperative sociali e dare un aiuto concreto all’iniziativa e al riscatto della nostra terra.

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