Clan Sarno: arresti e sequestri per evasione di prodotti petroliferi

Sequestri di beni per circa 50 milioni di euro e arresti: questo il primo bilancio di un'operazione che più di 400 uomini della Guardia di Finanza stanno effettuando da stamattina.

Sono complessivamente 57 le ordinanze di custodia (13 in carcere e 44 agli arresti domiciliari) per i reati di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di oli minerali, falso e ricettazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti. A un indagato è contestato il reato di associazione mafiosa. Sono stati sequestrati otto distributori stradali nella zona di Napoli che sono risultati acquirenti del gasolio adulterato venduto "sotto banco". I particolari dell'operazione denominata "Dirty Oil" sono stati illustrati dal procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore, dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, coordinatore della Dda, e dai vertici della Guardia di finanza di Napoli. Tra i sistemi di frode accertati anche l'impiego di "olio farmaceutico" che veniva miscelato con il gasolio che determinava l'immissione in commercio di carburante di pessima qualità che provoca danni ai motori delle autovetture.

L'operazione nasce nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli per i reati di associazione per delinquere di stampo camorristico, contrabbando di olii minerali, falso e ricettazione. Nel corso delle indagini, è stata accertata la commercializzazione in evasione d'imposta di circa 16 milioni di litri di prodotti petroliferi, attuata da un sodalizio criminale riconducibile al clan Sarno attivo nell'area orientale del capoluogo campano. Le imposte evase ammontano a circa 12 milioni di euro.


A Gragnano, sabato, è stato ucciso il boss del clan D'Alessandro