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Cronaca

Tav, Erri De Luca a processo: “Si sabota da sola, non hanno i soldi”

Udienza per lo scrittore partenopeo che a Torino è accusato di “istigazione a delinquere” per il suo “va sabotata” pronunciato a proposito della linea ad alta velocità Torino-Lione

"Je suis Errì". Il sostegno allo scrittore Erri De Luca, sotto processo per “istigazione a delinquere” a proposito dei sabotaggi ai cantieri Tav, viene manifestato anche così. Il partenopeo aveva spiegato in un'intervista che l'alta velocità “va sabotata”. Una frase evidentemente ritenuta criminogena dalla Lrf -Lyon Turin Ferroviaire Sas, la ditta che si occupa dei lavori, al punto da denunciarlo per istigazione alla violenza.

“Nel mio caso non conosco nessun altro le cui parole siano la prova del crimine commesso – ha spiegato De Luca – Nella lettera inviatami dalla procura ci sono le mie parole tra virgolette, come se stessero già in manette. Sono semplicemente uno che rispecchia la libertà di parola e la difende verso quelli che non la hanno”.

Il pensiero dello scrittore, ad ogni modo, non è cambiato per la denuncia ricevuta: “L'opera va fermata perché è di nocività catastrofica per l'aria, il suolo e la salute pubblica. È anche grottescamente inutile. La pratica decennale di quella comunità della Val Susa che si batte per il proprio territorio è semplicemente legittima difesa”.

Come raccontato da Selene Cilluffo su Today.it, il movimento a sostegno di De Luca, nel corso dell'udienza a suo carico, ha attaccato anche le 47 recenti condanne senza attenuanti inflitte agli altri Notav. All’uscita del tribunale applausi a scena aperta per lo scrittore, che ha ironizzato: “La Tav si sabota da sola: non hanno i soldi per farla”.

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